OSAS: implicazioni per sicurezza e salute
(da M.D.Digital) Non sono consapevoli della loro patologia ma al mattino si svegliano astenici, non sono riposati, durante il giorno hanno una scarsa attentività e soffrono di sonnolenza. Hanno marcati deficit di concentrazione, di attenzione, di memoria. E hanno un rischio importante di incidenti se sono alla guida di veicoli o addetti a macchinari in ambito lavorativo. Si stima che un quarto degli incidenti stradali siano causati da pazienti con apnee del sonno e negli autotrasportatori la prevalenza di OSAS è particolarmente elevata (si stima che ne soffra almeno un soggetto su dieci). Sul lavoro oltre a raddoppiare il numero di incidenti, è il principale fattore che riduce produttività ed efficienza lavorativa e che aumenta le assenze per motivi di salute e la spesa sanitaria.
Questo quadro descrive i pazienti che soffrono di OSAS o Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno, che consiste in una transitoria ma ripetuta interruzione del respiro durante il sonno. Tale fenomeno determina un’alterazione qualitativa del riposo notturno che, oltre che alla comparsa dei sintomi citati, nei casi più gravi può rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiache e di natura vascolare come l’infarto acuto del miocardio e l’ipertensione arteriosa. L’impatto neurologico comprende un aumento del disturbo cognitivo con peggioramento dei sintomi delle demenze, una riduzione del controllo delle crisi nel paziente epilettico, un aumento del rischio di patologie cerebrovascolati, in particolare ictus cerebrale (+4%). I soggetti maggiormente esposti a questo alla patologia OSA sono uomini di età superiore ai 30 anni con elevato BMI e/o elevata circonferenza del collo, o con anche anomalie anatomopatologiche, come dismorfismi facciali o problemi ormonali che causano l’eccessivo riprodursi di tessuti.
“L’OSAS è un disturbo estremamente frequente: si stima che interessi il 24% della popolazione di sesso maschile ed il 9% della popolazione di sesso femminile di mezza età” ha riferito il dottor Claudio F. Donner, medico pneumologo e Presidente di Fondazione Mondo Respiro. “Tuttavia solo nel 4% degli uomini e nel 2% delle donne il disturbo presenta caratteristiche di gravità tali da richiedere un intervento terapeutico: in Italia si stima che i pazienti affetti da OSAS che necessitano di terapia siano circa un milione e seicentomila.”
I sei sintomi da non sottovalutare
Russamento abituale tutte le notti da almeno 6 mesi – Circa il 45% degli adulti russa occasionalmente e il 25% lo fa abitualmente. Il russamento non è considerato patologico se l’intensità è inferiore a 40 db e la sua frequenza è regolare durante il sonno. Il russamento patologico si identifica invece come forte, irregolare e incerto.
Apnee nel sonno avvertite dal partner – Il partner ha riscontrato delle pause respiratorie durante il sonno? Le pause respiratorie si manifestano con una certa periodicità e si concludono con una rumorosa ripresa del respiro? Il manifestarsi delle apnee durante il sonno è un evento fisiologico se il numero di questi eventi è al di sotto di determinati valori misurabili con screening e esami diagnostici.
Risvegli con sensazione di soffocamento – Se un soggetto russatore si sveglia con la sensazione di soffocamento, il sonno è agitato e le gambe si muovono spesso occorre fare attenzione.
Stanchezza diurna – La prima conseguenza di un sonno disturbato è la sonnolenza diurna, che comporta una riduzione della soglia di attenzione e della capacità di concentrazione e memorizzazione, aumenta i colpi di sonno e moltiplica il rischio di incidenti stradali. Si manifesta ad esempio addormentandosi durante lo svolgimento di normali azioni quotidiane (mangiare, guidare, guardare la tv, ecc.).
Sovrappeso – Un BMI superiore a 20 è un fattore di rischio
Circonferenza del collo abbondante – Attenzione se la circonferenza collo è maggiore di 43 cm (maschio) o di 41 cm (femmina).
Diagnosi e terapia
La poligrafia e la polisonnografia sono gli esami diagnostici che rappresentano il gold standard per la diagnosi dell’OSAS. La polisonnografia viene effettuata presso i Centri del Sonno, organizzati con stanze adibite con tutta la strumentazione necessaria per il monitoraggio del sonno. La poligrafia può invece essere effettuata o presso i Centri del Sonno o presso il proprio domicilio. Nei casi più gravi il trattamento standard è la CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), ossia l’ausilio di un particolare supporto che aiuta a mantenere pervie le vie aeree grazie all’immissione di un flusso continuo di aria compressa nelle vie respiratorie, in modo che la respirazione resti regolare. Nei casi meno gravi la terapia posizionale è in grado di apportare benefici significativi: si tratta di adottare misure in grado di indurre di soggetto a non dormire supino (cucire una tasca sulla giacca del pigiama nella zona tra le scapole e inserirvi una pallina da tennis; indossare un piccolo zaino contenente palline o un piccolo cuscino; posizionare un cuscino lateralmente lungo la propria schiena; ricorrere ad allarmi e stimoli vibratori elettronici). Qualunque sia la tecnica (da valutare con il consiglio del proprio medico) l’obiettivo della terapia posizionale è comunque quello di aiutare la persona con OSAS a dormire in una posizione corretta, migliorando così la qualità del proprio sonno. La disponibilità del portale App4Health consente alle persone di accedere rapidamente e facilmente a screening, diagnosi ed eventualmente dotarsi di quanto prescritto per intraprendere la terapia. Si parte dalla possibilità di approdondire la tematica con una guida pratica al riconoscimento delle apnee, per poi compilare un questionario riconosciuto dalla comunità scientifica come indicatore di rischio (questionario di Berlino).
Rinnovo e rilascio della patente di guida
L’Italia ha recepito la Direttiva Europea 2014/85/UE, volta ad incoraggiare gli stati membri ad adottare controlli più stretti sulle condizioni di salute di chi chiede il rilascio o il rinnovo della patente di guida. Con un Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13/01/2016 è stato stabilito che “La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati, o conducenti, affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell’attenzione, non adeguatamente controllate con le cure prescritte”. Il Decreto stesso stabilisce che la commissione medica locale, con l’eventuale supporto di visite specialistiche presso strutture pubbliche, possa “autorizzare la guida in relazione allo stato evolutivo e alle capacità funzionali possedute, previa valutazione della compatibilità della sintomatologia sensitiva sensoriale, motoria e del trofismo muscolare”. Ciò significa che al momento del rinnovo o rilascio della patente, ai soggetti a rischio OSAS verrà richiesto di intraprendere il percorso di diagnosi ed eventuale trattamento, per ricevere appunto il rinnovo o il rilascio.
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