La carie dentale potrebbe essere una minaccia silenziosa per il cuore

(da Univadis)   La perdita dei denti è spesso lo stadio finale di malattie orali come la carie dentale e la malattia parodontale ed è stata collegata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e a tassi di mortalità più elevati, soprattutto in presenza di malattia parodontale. La carie dentale, uno dei problemi di salute più comuni a livello globale, colpisce più del 20% degli adulti nei soli Stati Uniti. A differenza della malattia parodontale, che è principalmente associata a un'infiammazione cronica, la carie dentale deriva da infezioni batteriche che distruggono gradualmente i denti, spesso raggiungendo la polpa dentale e causando sintomi evidenti. Alcuni di questi batteri, tra cui lo Streptococcus mutans, sono stati rilevati anche nelle valvole cardiache e nelle placche ateromatose, suggerendo un potenziale ruolo nello sviluppo dell'aterosclerosi. Sebbene le malattie parodontali siano più comunemente associate a eventi cardiovascolari maggiori a causa dell'infiammazione sistemica cronica di basso grado, l'esatta portata di questo rischio rimane incerta. ARIC e la sua coorte dentale L'Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC) Study, un ampio studio epidemiologico prospettico a lungo termine, ha fornito preziose indicazioni sul legame tra salute dentale e malattie cardiovascolari. Uno dei risultati principali dello studio è stato che la cura regolare dei denti può ridurre il rischio di ictus ischemico del 23%.   Tra gli 11.656 partecipanti alla coorte ARIC, solo 6351 si sono sottoposti a un esame dentistico completo tra il 1996 e il 1998. Questo esame ha rilevato e quantificato le carie dentali, compresi i denti mancanti e otturati, per valutare l'entità della malattia orale.   I partecipanti sono stati seguiti fino al 2019 e lo studio ha monitorato gli esiti della salute cardiovascolare e la mortalità. I dati sono stati poi analizzati tenendo conto dei potenziali fattori confondenti. Aumento del rischio di ictus e mortalità La presenza anche di una sola carie dentale è stata associata a un rischio maggiore di ictus e mortalità. In particolare, i soggetti affetti da carie dentali presentano un rischio di ictus aumentato del 40% (hazard ratio aggiustato [aHR], 1,40; 95% CI 1,10-1,79) e un rischio di morte più elevato del 13% (aHR, 1,13; 95% CI, 1,01-1,26). Questa associazione non si estende agli eventi cardiovascolari legati alla malattia coronarica (aHR 1,13; 95% CI, 0,93-1,37). Pubblicità Il legame tra carie dentale e ictus ischemico è risultato significativamente più forte negli afroamericani che nei caucasici(P = .0001). Inoltre, il rischio di ictus e di morte è aumentato con il numero di superfici dentali difettose, siano esse cariose, mancanti o otturate. Per ogni superficie difettosa, il rischio di ictus è aumentato leggermente (aHR, 1,006; 95% CI, 1,001-1,011), così come il rischio di morte (aHR, 1,003; 95% CI, 1,001-1,005). Tuttavia, non è stata osservata alcuna connessione significativa tra superfici difettose ed eventi correlati alla malattia coronarica.  È stato dimostrato che la cura regolare dei denti riduce di cinque volte il rischio di sviluppare carie dentali (odds ratio aggiustato, 0,19; 95% CI, 0,16-0,22; P < .001).   Le carie dentali sono state collegate a un aumento del rischio di mortalità e di ictus, anche se una relazione causale diretta rimane incerta. Nonostante la natura longitudinale di questo studio prospettico che ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti, i risultati non sono in grado di dimostrare il rapporto di causalità. Questi risultati sottolineano l'importanza di un'assistenza odontoiatrica regolare per mitigare potenzialmente questi rischi. Sebbene la riduzione del numero di carie sia necessaria, da sola potrebbe non essere sufficiente per affrontare completamente gli esiti sanitari associati. (https://www.nhlbi.nih.gov/science/atherosclerosis-risk-communities-aric-study)

Coronavirus: spray nasale promette di trattare infezioni e polmoniti

(da AGI)  Sviluppato uno spray che offre protezione ad ampio spettro contro le infezioni respiratorie da COVID-19, influenza, virus del raffreddore quotidiano e batteri che causano la polmonite. A riuscire nell''impresa i ricercatori del Brigham and Women''s Hospital, membro fondatore del sistema sanitario Mass General Brigham. I risultati, pubblicati sulla rivista 'Advanced Materials', mostrano come lo spray nasale possa funzionare per proteggere dalle infezioni respiratorie virali e batteriche. Sulla base dei loro studi preclinici, i ricercatori affermano che lo spray nasale ad ampio spettro è di lunga durata, sicuro e, se convalidato nell''uomo, potrebbe svolgere un ruolo chiave nella riduzione delle malattie respiratorie e nella salvaguardia della salute pubblica contro nuove minacce. "La pandemia COVID ci ha mostrato cosa gli agenti patogeni respiratori possono fare all''umanità in un tempo molto breve; questa minaccia non è scomparsa", ha dichiarato Jeffrey Karp, professore di anestesiologia al Brigham and Women''s Hospital e coautore dello studio. "Non solo dobbiamo affrontare l''influenza stagionale, ma ora abbiamo anche il COVID", ha continuato Karp. L''influenza e le infezioni da COVID-19 causano ogni anno migliaia di decessi e centinaia di migliaia di casi di malattia grave. Le infezioni più lievi causano un disagio significativo, con conseguente perdita del lavoro o della scuola.

SaluteMia: adesioni 2025 aperte, copertura infortuni inclusa per tutti gli iscritti

SaluteMia apre le adesioni per la copertura annuale 2025. Come novità, la mutua sanitaria integrativa dei medici e degli odontoiatri ha aggiunto all’offerta una copertura infortuni gratuita per tutti gli iscritti. SaluteMia, nata dall’iniziativa di Enpam e dei principali sindacati medici, permette di creare una “rete di protezione” socio-sanitaria per se stessi e per i propri familiari. La mutua offre misure di prevenzioneassistenzaprestazioni sanitarie e socio assistenziali in tutte le fasi di tutela della salute degli iscritti. Un modo per mettere al sicuro la propria salute, nel presente e per il futuro. Proteggere se stessi e i propri cari Aderire alla società di mutuo soccorso “fatta dai medici per i medici” permette di integrare l’offerta del Servizio sanitario nazionale e avere una sicurezza in più sui tempi e sulle prestazioni. SaluteMia, infatti, permette, attraverso 6 Piani sanitari, pensati per le diverse esigenze dei professionisti in camice, di costruire una tutela su misura per se stessi e per i familiari del proprio nucleo (coniugi o conviventi, figli, genitori), ma anche per i familiari non conviventi e per le loro rispettive famiglie. Per garantire a tutti una serie di tutele aggiuntive in caso di visite specialistiche, esami diagnostici, ricoveri, prestazioni ospedaliere o extraospedaliere e molto altro. Un’occasione importante per tutelare i propri cari: ad esempio un figlio piccolo, un figlio che parte per fare l’Università in un’altra città, ma anche i genitori che diventano anziani. Inoltre, SaluteMia assiste i propri iscritti anche nei momenti lieti e significativi della vita, come in caso di gravidanza e quando c’è un nuovo arrivo in famiglia. Come accennato, la mutua “fatta dai medici per i medici” offre a tutti gli iscritti, senza costi aggiuntivi, anche una copertura infortuni, valida per eventi sia in ambito lavorativo che extraprofessionale, in Italia o all’estero.   Le tutele sotto l’ombrello di SaluteMia SaluteMia non è una semplice assicurazione, ma una mutua integrativa di categoria, senza scopi commerciali o di lucro, che offre una copertura ad ampio raggio, in Italia e allestero. Per aderire non sono previste barriere di età o salute e i soci possono restare iscritti anche in caso di eventi gravi. I Piani sanitari garantiscono copertura dalle spese mediche per un ampio ventaglio di prestazioni e, oltre alle molte tutele di base, agli iscritti vengono offerte una serie di garanzie mutualistiche aggiuntive gratuite: come misure e indennità a sostegno della genitorialità, la copertura “critical illness”, che dà un supporto economico di almeno 4.000 euro in caso di patologie gravi, voucher per visite di prevenzione in ambito cardiologico, odontoiatrico e geriatrico, la possibilità di adesione diretta per gli universitari, con piani dedicati e scontati, oltre a borse di studio per i più meritevoli. Aderire a SaluteMia permette inoltre di abbassare le tasse, dal momento che il contributo associativo versato è detraibile fino a 1.300 euro l’anno. “Noi operatori della sanità ci dedichiamo con professionalità e impegno ai nostri pazienti, ma è fondamentale che impariamo a tutelare al meglio anche la nostra salute e quella dei nostri cari”, commenta Gianfranco Prada, medico odontoiatra e presidente di SaluteMia. “Aderire a SaluteMia – aggiunge Prada – è quindi una preziosa opportunità per programmare da subito la migliore tutela socio-sanitaria e garantirsi un presente e un futuro sereni”.   Per iscrizioni e informazioni Si possono consultare nel dettaglio tutte le offerte e le novità di SaluteMia sul sito www.salutemia.net, dove è anche possibile iscriversi, aderire ai Piani sanitari e trovare le Guide e le regole di accesso ai sussidi. Per qualsiasi chiarimento, informazione e per le adesioni il personale di SaluteMia è disponibile presso gli uffici di Roma, in via della Mercede 33 e telefonicamente al numero 06.21.011.350. Per avere informazioni è anche possibile scrivere alla email info@salutemia.net oppure per aderire è disponibile la email adesioni@salutemia.net.  

I ‘superbatteri’ prosperano su rifiuti di plastica

(da AGI)  Virus patogeni e batteri resistenti agli antibiotici prosperano sui rifiuti di plastica. Il rischio biologico di questa "plastisfera", formata dai miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica, non dovrebbe essere trascurato negli sforzi per affrontare la crisi dell''inquinamento. E'' quanto emerge da un articolo pubblicato sulla rivista 'Nature'. L''ubiquità dei rifiuti di plastica fa sì che la plastisfera copra vaste distese di acqua e terra. Finora sono stati generati più di 7 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica a livello globale, circa l''80% dei quali si è accumulato nell''ambiente. Poiché vengono generati sempre più rifiuti di plastica e si degradano molto lentamente, la plastisfera si sta espandendo rapidamente, un luogo ideale per la colonizzazione da parte di microrganismi, che tendono ad attaccarsi a una superficie. Sono state trovate più di 80mila diatomee in un centimetro quadrato della plastisfera marina. Un grammo di plastica marina può ospitare dieci volte la biomassa microbica di un metro cubo di acqua oceanica aperta. Le plastiche sono composte da - e assorbono - una varietà di composti che possono fungere da nutrienti per i microbi, che a loro volta possono influenzare i processi di ciclo biogeochimico sulla terra e nell''acqua. I microbi della plastisfera possono essere una parte importante dei cicli del carbonio e dell''azoto, ad esempio, e potrebbero guidare la produzione di gas serra, tra cui anidride carbonica, metano e protossido di azoto. E la plastisfera ospita una varietà di patogeni, tra cui virus e batteri resistenti agli antibiotici che influenzano la salute di piante, animali ed esseri umani.

Bilancio Sociale Enpam 2024. In Italia più medici donne che uomini

(da enpam.it)    Le donne medico in attività sono più dei loro colleghi uomini. La tendenza già in atto da diversi anni, si è definitivamente consolidata statisticamente facendo segnare uno storico sorpasso. È questo uno dei dati più rilevanti contenuti nel Bilancio Sociale 2024 dell’Enpam, l’ente previdenziale di medici e odontoiatri. Nel documento si evidenzia come il rapporto di genere nella professione medica e odontoiatrica, si sia attestato al 50,1 per cento per la componente femminile contro il 49,9 per cento dei maschi (dato rilevato al 31 dicembre 2023). Il sorpasso riguarda l’intera platea dei medici e dei dentisti in attività in Italia, cioè tutti i professionisti che contribuiscono alla Quota A Enpam. Il vantaggio a favore delle donne è destinato inevitabilmente a crescere ulteriormente nei prossimi anni se si considera che tra i camici bianchi che hanno iniziato la professione medica o odontoiatrica nel 2023 (nuovi iscritti alla Quota A Enpam), ben il 59 per cento è donna a fronte del 41 per cento di uomini. “Il futuro della professione medica e il destino stesso del Servizio sanitario nazionale si scriveranno con l’azione delle donne e con la loro capacità di prendersi cura. Una sfida importante che potrà diventare chance di rilancio per il Paese e per la società” ha commentato Alberto Oliveti, presidente dell’Enpam. Nel nuovo Bilancio sociale dell’ente di previdenza dei medici e dei dentisti non si parla però solo di femminilizzazione della professione. Il primo capitolo è dedicato a raccontare l’identità e la natura giuridica della Fondazione. Inoltre, vengono descritti i suoi organi di funzionamento e il suo modello organizzativo e di controllo. Si passa poi, nel secondo capitolo, a descrivere l’organizzazione dei fondi di previdenza con un focus sulle guide dedicate al percorso professionale dei medici dalla laurea alla pensione. La terza parte del Bilancio sociale è invece dedicata all’assistenza. In questo capitolo vengono presentati tutti i sussidi erogati dalla Fondazione, le tutele garantite in caso delle sempre più ricorrenti calamità naturali, le borse di studio assegnate agli studenti. E ancora: l’assistenza sanitaria, le convenzioni finanziarie e commerciali, l’accesso al credito agevolato, con particolare riguardo ai mutui Enpam. L’ultimo capitolo è riservato a sottolineare l’impegno dell’Enpam nel mettere in campo pratiche in linea con la sostenibilità. Si va dagli investimenti ESG a quelli mission related, passando per l’approccio One Health. Tra i vari focus presenti in questa parte del Bilancio Sociale, c’è quello dedicato alla piattaforma digitale Tech2Doc, che guarda alla medicina del futuro. Il bilancio sociale è consultabile a questo LINK https://www.enpam.it/bilancio-sociale-2024/

Forlì. Ricerca medici per manifestazioni sportive

Buongiorno: sono Gabriele Obino, referente per educazione fisica e motoria dell'Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato agli studi) di Forlì. Vorrei chiedere la possibilità di essere contattato dai Medici vostri iscritti al fine di poter garantire adeguata assistenza sanitaria per tutte le manifestazioni sportive che questo Ufficio organizza durante l'anno scolastico per le Competizioni Sportive Scolastiche (indicativamente tra i 25 e 30 eventi ogni anno). recapiti telefonici: Ufficio: 0543.451351  

ONSEPS QUESTIONARIO CONTRO VIOLENZA MEDICI E ODONTOIATRI 2024

L’ONSEPS, nell’ottica della fattiva collaborazione e al fine di procedere alla rilevazione dei dati utili alla stesura della Relazione ONSEPS 2024, ha predisposto, come per lo scorso anno, un apposito questionario che ciascun Ordine territoriale dovrà somministrare ai rispettivi iscritti. Le risposte al questionario, compilato dagli iscritti in forma anonima – entro il 31 ottobre p.v. –, confluiranno sulla piattaforma predisposta dalla FNOMCeO e saranno raccolte in un unico database che la FNOMCeO stessa trasmetterà all’Ufficio di coordinamento e supporto dell’ONSEPS, come richiesto dal Ministero. questionario_violenza_contro_medici

Consulta regionale professioni sanitarie e sociosanitarie – CRPSS: Comunicazione – Aggiornamento Sito – Disponibilità modulo 8bis aggiornato su Accesso Unita

Gent.me e gent.mi, siamo felici di comunicare che il modulo 8bis aggiornato alle ultime disposizioni del 30/09/2024 è disponibile sulla piattaforma Accesso Unitario\Suap-ER, e dovrà essere utilizzato per tutte le Comunicazioni che si intendono presentare entro il 31/12/2024. Parimenti è stata aggiornata la pagina Autorizzazione dell'attività sanitaria — Salute (regione.emilia-romagna.it) in cui è possibile reperire il testo della nota interpretativa PG 30/09/2024.1090990.U a firma del dott. Mattia Altini, Coordinatore regionale per l’autorizzazione e l’accreditamento, e la nota proroga termini PG.30/09/2024.1095375.U a firma del Direttore generale Ing. Luca Baldino. Si coglie l’occasione per ribadire che tutte le Comunicazione di Svolgimento di Attività Sanitaria devono essere compilate/inviate esclusivamente tramite la piattaforma Accesso Unitario\Suap-ER. Accesso Unitario | Area Personale (lepida.it) Si informa che il modulo 8 bis aggiornato, presente sulla piattaforma accesso unico, dovrà essere utilizzato per tutte le Comunicazioni relative alle tre casistiche individuate per l’anno 2024:
  • degli studi esistenti al 20/12/2023 a norma della DGR 1919/2023 (che possono fruire delle deroghe ai requisiti strutturali e delle proroghe temporali).
  • degli studi equiparati agli esistenti anche se avviati dopo il 20/12/2023 ed entro il 31/12/2024 (laddove siano in grado di esibire un documento utile a dimostrare di avere avviato le pratiche per l’apertura dello studio prima del 20/12/2023: rogito di acquisto, compromesso, contratto di affitto, concessione edilizia, etc.) che possono fruire delle deroghe ai requisiti strutturali al pari degli esistenti a seguito della nota interpretativa PG. 30/09/2024.109.0990.U e delle proroghe temporali sempre al pari degli esistenti a seguito della nota proroga termini del 30/09/2024.109.5375.U,
  • degli studi nuovi (che NON hanno titolo per essere equiparati agli esistenti) avviati dopo il 20/12/2023 o in corso di avvio entro il 31/12/2024 che fruiscono solo della proroga termini: al 31/12/2024, per presentare la Comunicazione a prescindere da quando hanno avviato lo studio; al 31/12/2025 per eseguire i lavori strutturali non derogabili, non presenti al momento dell’avvio, ma richiesti dalla DGR.1919/2023. e/o nota interpretativa PG. 30/09/2024.109.0990.U (es. dimensioni studio richiesti 12mq, non derogabile !)
Si informa, inoltre, che a partire dall’01/01/2025 il modulo 8bis non sarà più accessibile, e che sarà disponibile solo il modulo 8 per gli studi nuovi avviati a decorrere dal 1/1/2025, i quali dovranno presentare la Comunicazione di Svolgimento di Attività Sanitaria precedentemente all’avvio dello studio e possedere, altresì, al momento della Comunicazione tutti i requisiti strutturali richiesti per gli studi e per il profilo professionale dell’attività sanitaria concretamente resa. N.B. Le Comunicazioni già regolarmente presentate dai professionisti sanitari sono da intendersi a tutti gli effetti valide e non vanno ripresentate. Si invia per facilitare la visione delle modifiche apportate, il modulo 8bis aggiornato che va compilato solo nella versione online sulla piattaforma Accesso Unitario\Suap-ER. Accesso Unitario | Area Personale (lepida.it) Ringraziandovi sentitamente, anche a nome dei colleghi della Direzione e del Coordinatore regionale per l’autorizzazione e l’accreditamento, dott. Mattia Altini, per il proficuo e fondamentale lavoro fatto insieme in seno alla Consulta, rimaniamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e si coglie l’occasione per salutare cordialmente. Marilena Fabbri ModuloBianco_8bis aggiornato al 30_09_2024 _______________________________________________ Marilena FABBRI Responsabile Rapporti con la cittadinanza e associazioni di utenti Area Diritti del malato e rapporti con l’associazionismo Direzione Generale Cura della persona, Salute e Welfare Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 21 – 40127 Bologna

L’orario di assunzione degli antipertensivi non conta

(da Univadis)    Due nuovi studi hanno confermato che l'ora del giorno non è importante quando si tratta di assumere farmaci antipertensivi.  Entrambi gli studi BedMed e BedMed-Frail, presentati al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC), non hanno mostrato alcuna differenza in termini di mortalità o eventi cardiovascolari tra i pazienti che assumono i farmaci antipertensivi di notte e quelli che li assumono al mattino.  Il momento in cui assumere i farmaci per abbassare la pressione sanguigna è diventato un problema quando i ricercatori spagnoli hanno riportato i risultati dello studio MAPEC del 2010 e dello studio Hygia Chronotherapy del 2019, che hanno mostrato una forte riduzione degli eventi cardiovascolari quando i farmaci antipertensivi venivano assunti al momento di coricarsi rispetto al mattino.  Per verificare se questi risultati potessero essere confermati, altri gruppi hanno condotto studi simili.  I risultati del primo di questi, lo studio TIME del 2022, non hanno mostrato alcuna differenza negli esiti tra il dosaggio antipertensivo mattutino e quello notturno.  Ora i due studi BedMed mostrano lo stesso risultato, il che dovrebbe risolvere la questione, ha dichiarato Scott Garrison, dell'Università di Alberta a Edmonton, Canada, che è stato il ricercatore principale di entrambi gli studi. "Siamo il secondo dei due gruppi di ricercatori indipendenti a confutare i risultati del gruppo spagnolo. Penso che ora possiamo affermare con sicurezza che i benefici e i rischi dei farmaci antipertensivi non variano in base all'ora in cui vengono utilizzati", ha dichiarato.  La questione di quando assumere i farmaci antipertensivi è nata dall'osservazione che una pressione sanguigna elevata durante la notte comporta un rischio maggiore di infarto e ictus rispetto a una pressione sanguigna elevata durante il giorno, ha spiegato Garrison. Ciò ha portato a suggerire che l'assunzione di un antipertensivo al momento di coricarsi potrebbe fare un lavoro migliore per abbassare la pressione sanguigna notturna, il che potrebbe tradursi in una riduzione degli eventi cardiovascolari. Lo studio BedMed      Nello studio BedMed, 3357 pazienti ipertesi in Canada sono stati assegnati in modo casuale al dosaggio mattutino o notturno dei loro farmaci antipertensivi. La maggior parte dei pazienti assumeva uno (54%) o due (33%) farmaci antipertensivi una volta al giorno. Lo studio BedMed-Frail aveva un disegno simile, ma coinvolgeva 776 pazienti di 17 case di riposo di Alberta. In entrambi gli studi sono stati esclusi i pazienti con una storia di glaucoma.  Entrambi gli studi non hanno evidenziato alcun danno, ma nemmeno alcun beneficio, dall'assunzione di antipertensivi al momento di coricarsi piuttosto che al mattino. L'esito primario di entrambi gli studi era la morte o l'ospedalizzazione per sindrome coronarica acuta, ictus o insufficienza cardiaca. Nello studio BedMed, durante un periodo di follow-up fino a 6 anni, un numero maggiore di pazienti che assumevano i farmaci al momento di coricarsi rispetto al mattino ha sperimentato un evento di esito primario (9,7% vs 10,3%; hazard ratio [HR], 0,96; 95% CI, 0,77-1,19).  Nello studio BedMed-Frail, che ha avuto un periodo di follow-up fino a 42 mesi, i tassi di eventi di esito primario sono stati del 40,6% nel gruppo con dosaggio al momento di coricarsi e del 41,9% nel gruppo con dosaggio al mattino (HR, 0,88; 95% CI, 0,71-1,11).  Non è stata riscontrata alcuna differenza tra il dosaggio al mattino e quello al letto in termini di eventi di sicurezza, tra cui ipotensione posturale, cadute ed effetti avversi legati alla vista e alla cognizione. "Nell'insieme, gli studi BedMed, insieme al TIME, risolvono l'incertezza sull'opportunità di promuovere attivamente la prescrizione di antipertensivi al momento di coricarsi, e dimostrano che non dovrebbe farlo", ha dichiarato Garrison.  Le persone dovrebbero assumere i loro antipertensivi all'ora a loro più congeniale", ha aggiunto.  Alcuni farmaci hanno effetti collaterali legati alla tempistica. "Per esempio, è più probabile che i bloccanti del calcio causino gonfiore alle caviglie se usati al mattino, mentre è più probabile che i diuretici facciano svegliare i pazienti durante la notte per urinare se assunti al momento di andare a letto".  Inoltre, alcune persone potrebbero voler assumere i farmaci per la pressione sanguigna a un'ora particolare, in modo da poterli prendere tutti insieme.  "I nostri risultati suggeriscono che i tempi di assunzione dei farmaci per la pressione arteriosa possono essere regolati nel modo che le persone preferiscono e che i farmaci dovrebbero essere presi quando è più conveniente e meno probabile che vengano dimenticati", ha detto Garrison. Argomento estremamente controverso        L'orario di somministrazione dei farmaci antipertensivi è stato un argomento estremamente controverso negli ultimi anni, ha dichiarato Isla Mackenzie, dell'Università di Dundee, Regno Unito, che è stata discussant degli studi BedMed alla sessione ESC Hotline. Gli studi MAPEC e Hygia hanno mostrato "quello che molti considerano un beneficio non plausibile" sugli esiti cardiovascolari con il dosaggio notturno degli antipertensivi. Tuttavia, i metodi di questi studi sono stati messi in discussione. Nello studio TIME, non è stata riscontrata alcuna differenza tra la somministrazione di antipertensivi al mattino e a letto in termini di endpoint primario composito di morte cardiovascolare, infarto del miocardio e ictus; l'HR di 0,95 era molto simile a quello riportato negli studi BedMed.  "Entrambi gli studi BedMed sono stati ben progettati e ben condotti e avevano endpoint di sicurezza molto rilevanti. È positivo che lo studio BedMed-Frail sia stato condotto su pazienti provenienti da case di riposo, una popolazione poco servita", ha detto Mackenzie.  Con tre studi che mostrano risultati simili, "consiglio ai miei pazienti di assumere i loro farmaci antipertensivi a un'ora regolare della giornata, quando si ricorderanno meglio di prendere le compresse", ha detto Mackenzie.

Stipendi medici, Anaao: in Europa quartultimi. Il punto sulle retribuzioni

(da Doctor33)  I medici italiani, sul piano della retribuzione, sono "messi maluccio. Valutando uno stipendio in base al costo della vita siamo quartultimi in Europa", a fronte di un lavoro usurante. "Gli stipendi vanno aumentati in maniera coraggiosa, anche perché aumentare lo stipendio non vuol dire rendere ricco il medico, ma riconoscere al professionista una dignità non solo professionale, ma anche sociale". Così il segretario nazionale di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, a margine delll'Assemblea generale dei medici europei dipendenti (Fems) - federazione di cui fa parte il sindacato - a Roma. "Un appuntamento di grande rilevanza, con 13 nazioni europee e 18 federazioni e sigle sindacali riunite in una 2 giorni in cui sono stati messi a confronto i vari problemi che affliggono non solo il nostro Paese in ambito sanitario, ma tutta l'Europa", ha spiegato Di Silverio. La questione, per i professionisti italiani, non è legata solo alla remunerazione, ma anche alla lenta progressione delle carriere e al costo della vita. "In Europa - continua Di Silverio - entri in ospedale almeno con 1.200 euro in più in busta paga. In seguito, poi, per 10-15 anni l'aumento è del 10% annuo. C'è una carriera molto più veloce: per raggiungere il massimo dello stipendio ci metti 5-6 anni". In Italia, invece, "lo stipendio del giovane medico all'anno è di 50.000 euro lordi, ovvero 2.500-2.600 al mese. E per far carriera ce ne metti 20, quindi chi guadagna ai livelli di un collega europeo è una persona che andrà in pensione da qui a 4-5 anni, ma gli altri guadagnano quasi la metà". In generale, però, in Europa "abbiamo notato una omogeneità di difficoltà legate alle condizioni di lavoro che sono pessime ovunque. Questo dimostra che non è solo una questione di soldi, ma di saper organizzare il lavoro. Occorre, unanimemente stabilito e condiviso - sottolinea il leader Anaao - un nuovo paradigma sia per le cure del paziente, sia per il ruolo che il professionista deve avere nel sistema sanitario nazionale. Non basta solo aumentare gli stipendi, ma occorre dedicare più tempo alla vita e meno tempo al lavoro. Occorre riorganizzare in maniera più flessibile il lavoro e occorre reinvestire sul professionista, come il centro di un nuovo progetto". La situazione dei giovani medici I giovani, in particolare, precisa Di Silverio, "hanno bisogno di una diversa una visione, di un lavoro flessibile. Remunerativo, naturalmente, ma vogliono anche condizioni di lavoro migliori. Il giovane non vuole più vivere per lavorare, nel contesto di quella che resta una missione, ma non può essere svolta a titolo gratuito". Il modello economico "mette in evidenza che lo stipendio corretto per il costo della vita ci mette al quartultimo posto in Europa", ribadisce il segretario Anaao che ricorda anche altre differenze che ci allontanano dai colleghi europei: "In Europa, se io sono a disposizione del mio datore di lavoro, sto lavorando. In Italia, questo non esiste. Abbiamo un istituto che si chiama reperibilità per il quale devo essere a disposizione del datore di lavoro, ma non vengono retribuito se non con 10 euro lordi per 12 ore. In Europa, se si è a disposizione del datore di lavoro, vieni pagato come se stessi al lavoro". Sul tema è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci sottolineando come i giovani medici chiedono più qualità del lavoro ''non vogliono solo più soldi''. Quindi "bisogna agire per una medicina più moderna, al passo con i tempi''. ''Non è solo un problema italiano, direi che è mondiale'', aggiunge il ministro della Salute. I giovani ''hanno grandi aspettative, hanno anche esigenze diverse rispetto al passato. Bisogna intercettare quelli che sono i desideri delle nuove generazioni di medici. Bisogna avere un sistema con meno burocrazia e con più facilità e possibilità di fare carriera", sostiene il ministro. ''La valorizzazione e la tutela dei medici- ha detto Schillaci nel suo intervento alla Fems- è un imperativo per questo governo perché rappresentano la spina dorsale del servizio sanitario pubblico e garantiscono i livelli di eccellenza nella cura e nell'assistenza. Certamente c'è ancora molto da fare e ritengo che anche da momenti di confronto come quello odierno possano arrivare indicazioni utili con il comune obiettivo di dare risposte concrete alle legittime esigenze di chi ogni giorno garantisce il diritto alla salute''.

Report Aifa sui vaccini: vincenti per rischio-beneficio, -39% eventi avversi sospetti

(da ADNKronos Salute)  Le segnalazioni di sospette reazioni avverse a vaccini sono in calo del 39%. Nessun nesso di causalità accertato per i decessi. In generale, le comunicazioni di possibili effetti collaterali confermano che il rapporto beneficio-rischio è a tutto vantaggio dei prodotti autorizzati, con tassi di incidenza dello 0,048% per tutte le somministrazioni, che scende allo 0,003% nei casi con almeno un evento grave. Non si è verificata, inoltre, nessuna allerta di sicurezza con potenziale impatto negativo sul rapporto beneficio-rischio dei vaccini autorizzati. Sono alcune indicazioni del Rapporto Vaccini 2022 pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in collaborazione con Istituto superiore di sanità e con il Gruppo di lavoro per la vaccinovigilanza composto dai Centri regionali della farmacovigilanza, dai rappresentanti degli Uffici di Prevenzione delle Regioni e ministero della Salute. Esclusi i vaccini anti-Covid, oggetto di altre pubblicazioni, nel 2022 sono state circa 19 milioni le dosi somministrate in Italia, si legge nel report. Rispetto a queste sono state inserite nelle Rete nazionale di farmacovigilanza 10.967 segnalazioni, di cui 9.077 riferite a sospette reazioni avverse verificatesi effettivamente nel 2022, con un tasso pari a 47,8 segnalazioni ogni 100mila dosi somministrate, pari a uno 0,048% di casi. Dato in calo del 39% rispetto alle segnalazioni dell'anno precedente. Il 93,5% delle segnalazioni ha riguardato esclusivamente eventi avversi non gravi che hanno interessato 5 sistemi o apparati anatomici: le alterazioni generali e condizioni relative alla sede di somministrazione, soprattutto febbre, reazioni locali in sede di iniezione e pianto; irritabilità, nervosismo e irrequietezza; le alterazioni dell'apparato gastrointestinale, soprattutto con diarrea, vomito e mal di pancia e dolore addominale; le alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo, in particolare reazioni cutanee generalizzate, esantema morbilliforme e orticaria; sonnolenza, cefalea e convulsioni febbrili. Al momento della segnalazione il 78% dei sospetti aventi avversi si era risolto senza alcuna conseguenza per la persona, nel 10% dei casi non era stato riportato l'esito, nell'8% il vaccinato era in miglioramento, il 3% non era ancora guarito e lo 0,7% era in fase di guarigione con postumi. Considerando le segnalazioni con almeno un evento grave, il tasso di segnalazione si riduce a 2,8 ogni 100mila dosi somministrate, pari a uno 0,003% delle somministrazioni. I casi con eventi che hanno richiesto l'ospedalizzazione sono l'1,6%, mentre i decessi su 19 milioni di vaccinazioni sono stati 7, lo 0,1% dei casi sospetti segnalati, ma per nessuno è stato accertato un nesso di causalità che possa attribuire al vaccino la responsabilità della morte.  

Aborto, Anelli (FNOMCeO): “I medici vicini alle persone, rendono possibile l’applicazione della Legge nel rispetto della libertà di ognuno”.

(Ufficio Stampa FNOMCeO) “I medici sono sempre vicini alle persone che soffrono, che hanno bisogno del loro aiuto. Nel caso specifico, svolgono questo delicato compito rendendo possibile l’applicazione di una Legge dello Stato, la 194/78. Una legge che prevede il rispetto della salute e della dignità della donna e della libertà sia della donna che del medico. Il professionista ha infatti la facoltà di avvalersi dell’obiezione di coscienza, libera scelta personale che non deve diventare elemento di giudizio o discriminazione”. Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, il giorno dopo l’intervista del Pontefice sull’aereo che lo riportava a Roma dal suo viaggio apostolico in Belgio, durante la quale ha definito l’aborto ‘un omicidio’ e i medici che lo praticano ‘dei sicari’.
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Medici specialisti esterni. Il contributo Enpam del 4% slitta al 20 dicembre

(da Enpam.it)    L’Enpam ha rinviato al 20 dicembre il termine ultimo per versare il nuovo contributo del 4 per cento a carico degli specialisti che esercitano in strutture private accreditate con il Servizio sanitario nazionale. Lo slittamento della scadenza servirà a dare più tempo ai professionisti e alle società per far valere il tetto al contributo introdotto dalla Fondazione. Come deliberato dal Consiglio di amministrazione della Fondazione, infatti - si legge in una nota - i medici e gli odontoiatri potranno chiedere di limitare il pagamento del contributo aggiuntivo in modo che l’importo non superi un decimo del compenso ricevuto dalla struttura (oppure un ventesimo del compenso nel caso di pensionati). Sul nuovo contributo previdenziale introdotto dall’Enpam si è già espresso il Tribunale del lavoro di Roma, che ne ha riconosciuto la legittimità. Le modalità operative per versare il contributo del 4% verranno rese note dall’Enpam in tempo utile per la scadenza dei termini di pagamento.

Istituto della Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria artt. 10 e 11, LR 22/2019 – Ulteriore proroga termini per la presentazione della Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria, nonché del termine di adeguamento ai requisiti di cui alla DGR 1919/2023

Si dispone al 31/12/2024 il rinvio dei termini per la presentazione della Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria per tutti gli studi professionali/studi associati/polistudi, siano essi: - esistenti al 20/12/2023; - equiparati a quelli esistenti (ai sensi della nota interpretativa P.G.30/09/2024.1090990.U); - avviati dopo il 20/12/2023 e in esercizio dopo tale data che non abbiano ancora presentato la prescritta Comunicazione in attesa dei chiarimenti forniti con la nota interpretativa P.G.30/09/2024.1090990.U; - in corso di avvio negli ultimi mesi del 2024. Si dispone al 31/12/2025 il rinvio dei termini per l’adeguamento ai requisiti (non derogabili) previsti dalla DGR 1919/2023 e nota interpretativa P.G.30/09/2024.1090990.U, degli studi professionali/studi associati/polistudi di cui al capoverso precedente, esclusi i casi in cui, a seguito di controlli, sia accertata la presenza di condizioni che possano pregiudicare la tutela della salute dei cittadini (art. 11, comma 3, LR 22/2019). Proroga_Termini_Comunicazione_att_sanitaria

Influenza. Via libera negli Usa al primo vaccino spray ‘fai da te’

(da Quotidiano Sanità)  Via libera negli Usa al primo vaccino ‘fai da te’ contro l’influenza stagionale. Si chiama FluMist, è in formato spray nasale e si può fare senza bisogno di rivolgersi a un operatore sanitario.  È possibile auto-somministrarselo, oppure farselo ‘spruzzare’ da un’altra persona, purché over 18.  FluMist, di MedImmune, è un vaccino a virus attenuato approvato per la prevenzione dell'influenza da virus influenzali A e B nelle persone di età compresa fra 2 e 49 anni, spiega la Food and Drug Administration statunitense. Viene utilizzato in modo sicuro ed efficace da diversi anni. L'ente regolatorio Usa lo ha infatti autorizzato nel 2003 per l'uso dai 5 ai 49 anni, e nel 2007 ha incluso anche i bambini dai 2 ai 5 anni. Finora, però, doveva essere somministrato da un operatore sanitario. Da oggi, invece, le opzioni diventano due: il vaccino può essere somministrato da un operatore sanitario in contesti sanitari (farmacie comprese), oppure può essere auto-somministrato o somministrato da un assistente non sanitario di età pari o superiore ai 18 anni. Per ottenerlo è comunque necessaria una prescrizione medica.

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