Formazione FAD sulla violenza di genere e sui minori
Sono disponibili gratuitamente sulla piattaforma e-llaber della regione Emilia Romagna 2 corsi FAD aventi per tema la violenza di genere (8 crediti ECM) e sui minori (10 crediti ECM) . Scadenza il 31/12 p.v.
Dai vaccini alle diete, la Croce Rossa sfata le fake news
(da fimmg.org) Non c”è alcuna correlazione scientifica tra la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 e l”infarto. Questa è una delle fake news evidenziate dall”Osservatorio “Vera salute” realizzato dalla Croce Rossa Italiana e dalla digital intelligence company The Fool, che nel mese di ottobre si è focalizzato sulla disinformazione su temi legati al cuore e alla RCP (rianimazione cardiopolmonare). È opinione diffusa nel web e sui social che soltanto il personale medico sanitario sia in grado di eseguire la rianimazione cardiopolmonare ma non è così. Infatti, chiunque sia adeguatamente formato ed abbia conseguito la certificazione BLSD attraverso dei corsi rilasciati da enti autorizzati ed accreditati può effettuare una RCP.
Inoltre, non è vero neanche che dopo un attacco di cuore si debba evitare ogni genere di esercizio fisico. Infatti, l’esercizio fisico controllato e moderato può in realtà essere benefico. Ovviamente, dovrebbe essere intrapreso sotto la supervisione di un professionista sanitario. Anche la convinzione che tossire durante un infarto possa salvare la vita è falsa.
Un altro mito da sfatare è che saltare almeno un pasto al giorno faccia bene al cuore. Una dieta equilibrata e regolare è fondamentale per la salute del cuore. Saltare i pasti può portare a squilibri nutrizionali. Una corretta informazione sui temi sanitari aiuta i cittadini ad assumere i comportamenti responsabili, soprattutto nell”ambito della prevenzione.
L’Osservatorio “Vera salute” ha finora contrastato 29 fake news in vari ambiti (donazione sangue, falsi miti dell”estate, diete e detox, cuore e RCP) che riguardano la salute e il web ma non solo. La salute è un bene da tutelare e un diritto di tutti, le notizie false e le fake news minano alla radice quel senso di affidabilità e di fiducia che è necessario preservare tra le persone e gli operatori sanitari. Questo è uno degli obiettivi di questa iniziativa, sottolinea la CRI, che mette online anche contributi video per spiegare attraverso l’apporto di specialisti quali siano le informazioni false e a cosa dobbiamo fare attenzione quando ci informiamo in rete.
PNRR. Dalla Commissione Ue ok a revisione del Piano italiano. Dalle Case di Comunità alla Telemedicina ecco cosa cambia per la sanità
(da Quotidiano Sanità) a Commissione ha espresso oggi una valutazione positiva del piano per la ripresa e la resilienza modificato dell’Italia comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU. Il piano ammonta ora a 194,4 miliardi di € (122,6 miliardi di € in sovvenzioni e 71,8 miliardi di € in prestiti) e comprende 66 riforme, sette in più rispetto al piano originario, e 150 investimenti.
Modifiche anche per la sanità. In primis sull’assistenza territoriale dove le Case di Comunità da realizzare con i fondi europei scendono da 1.450 a 1.038. Riduzioni anche per gli Ospedali di Comunità che passano da 400 a 307 e le Centrali Operative territoriali che da 600 scendono a 480. Il taglio come ha più volte spiegato il Ministero si ero reso necessario sia per l’aumento dei costi che per le molte difficoltà burocratiche per la realizzazione delle strutture. Il Ministero ha in ogni caso assicurato che anche le strutture fuori dal finanziamento e dal timing del Pnrr saranno costruite con altri fondi come ad esempio quelli sull’edilizia sanitaria.
“Alla luce delle modifiche proposte dall’Italia – scrive la Commissione europea -, la Missione 6 continua a rafforzare la prossimità servizi e digitalizzazione del sistema sanitario nazionale. L’obiettivo delle proposte di modifica deve tener conto delle circostanze oggettive previste quali l’inflazione e sviluppi nazionali imprevisti”.
Per quanto riguarda l’obiettivo al 2026 per i pazienti da assistere al domicilio: dovranno essere 842 mila gli over 65 che da assistere. Più ambizioso diventa il progetto per la telemedicina: saranno 300 mila le persone da assistere entro il 2025 invece delle 200 mila originariamente previste. Viene poi posticipato di due anni (da fine 2024 a fine 2026) l’operatività di 3.100 nuove apparecchiature diagnostiche.
Viene poi ridotto da 7.700 a 5.922 il numero di posti letto di terapia intensiva e sub intensiva da realizzare entro giugno 2026. Scendono poi da 109 a 84 gli interventi antisismici nelle strutture ospedaliere al fine di allinearle alle norme antisismiche.
Previsto poi che almeno il 90% di 250 mln di euro vengano erogati per progetti finalizzati a ristrutturare e ammodernare gli ospedali relativi agli Accordi di Programma ai sensi dell’articolo 20 L. 67/88, e condotto dal Ministero della Salute con la rispettiva Regione. Viene fissata all’85% la soglia dei medici di medicina generale che entro il 2025 siano in grado di alimentare il fascicolo sanitario elettronico