Dalle visite online al controllo dei parametri vitali da casa. Da Agenas arrivano le regole per televisita, telemonitoraggio e telecontrollo

(da Quotidiano Sanità)  Dalla visita specialistica in videochiamata al monitoraggio continuo dei parametri vitali per i pazienti cronici o fragili. Prende forma il sistema nazionale di telemedicina con la pubblicazione da parte di Agenas dei modelli operativi per Televisita, Telemonitoraggio e Telecontrollo. Documenti che definiscono regole, responsabilità e percorsi per garantire uniformità, sicurezza e interoperabilità su tutto il territorio, finanziati dall’Ue con il Pnrr. Leggi L’articolo completo al LINK

AULSS N. 4 VENETO ORIENTALE – Pubblicazione n. 1 bando di avviso pubblico

Gentili,

Vi informiamo che nel sito http://www.aulss4.veneto.t/concorsi/avvisi è pubblicato il seguente bando

 

  • AVVISO PUBBLICO per l’attribuzione dell’incarico di DIREZIONE dell’unità operativa complessa GERIATRIA PORTOGRUARO, ruolo: sanitario, profilo professionale: medico, posizione funzionale: dirigente medico, area medica e delle specialità mediche, disciplina GERIATRIA

Il bando ha scadenza il giorno 16 NOVEMBRE 2025.

 

Gli interessati possono presentare domanda collegandosi al sito internet  http://www.aulss4.veneto.it/concorsi/avvisi.

 

Al fine di poter acquisire il maggior numero di candidature possibile, si chiede cortesemente di dare la massima diffusione al bando, anche trasmettendolo a tutti gli iscritti tramite newsletter, laddove attiva.

 

Si ringrazia per la collaborazione e si porgono i più cordiali saluti.

Irene Caselotto

Ufficio Concorsi

AULSS 4- “Veneto Orientale”

Piazza De Gasperi, 5

30027 San Donà di Piave (VE)

 

tel. 0421 228281 – 228284 – 228286

e-mail: ufficio.concorsi@aulss4.veneto.it

ASST MANTOVA: Pubblicazione bando di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato e pieno di n. 1 posto di Dirigente Medico disciplina di Chirurgia Maxillo-Facciale

Si comunica che il bando di concorso in oggetto è stato pubblicato sul sito internet aziendale con scadenza 20/11/2025 ed è consultabile anche dal seguente link

CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI PER LA COPERTURA A TEMPO INDETERMINATO E A TEMPO PIENO DI N. 1 POSTO DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA DI CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE – asstmantova

 

Cordiali saluti

 

AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DI MANTOVA

STRUTTURA GESTIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE

AREA AMMINISTRAZIONE FABBISOGNI DI PERSONALE

Strada Lago Paiolo, 10

46100 Mantova

tel. 0376/464387 – 464030 – 464408 – 464919 – 464910 – 464203 – 464436

e-mail: mailto:reclutamento@asst-mantova.it

Tatuaggi: un inchiostro non molto simpatico

(da Univadis)    Negli ultimi anni, i tatuaggi sono diventati sempre più popolari, arrivando a interessare fino al 20-25% della popolazione in alcuni Paesi, e addirittura il doppio tra le giovani generazioni. Tuttavia, la crescente popolarità dei tatuaggi solleva domande sulla loro sicurezza e sull’impatto a lungo termine sulla salute.

A oggi, solo 3 studi hanno cercato di identificare un potenziale legame tra l’inchiostro dei tatuaggi e un aumento del rischio di cancro, in particolare linfoma, mieloma multiplo e carcinoma basocellulare. Gli studi hanno incontrato difficoltà metodologiche, non da ultimo a causa del gran numero di possibili fattori confondenti.

Dalla pelle ai linfonodi  –  Quando si applica un tatuaggio, parte dell’inchiostro migra dalla pelle al flusso sanguigno e si accumula nei linfonodi regionali. Le particelle contenute nell’inchiostro possono quindi essere trasportate dalla circolazione generale ad altri organi.   L’inchiostro nero, in particolare, contiene nerofumo e idrocarburi policiclici aromatici, tra cui il benzo(a)pirene, classificato come cancerogeno dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Vale quindi la pena di informarsi sugli effetti nocivi dei tatuaggi sulla pelle, sul sistema immunitario e su altri organi.  Inoltre, l’inchiostro utilizzato produce infiammazione nel punto di iniezione, portando a un’infiammazione cronica che potrebbe aumentare il rischio di proliferazione cellulare anomala, in particolare di cancro della pelle e linfoma.  Per migliorare il controllo dei fattori confondenti, un team nordico ha condotto due studi sui gemelli, che condividono un gran numero di fattori genetici e ambientali. Il primo è uno studio di coorte su oltre 2.300 gemelli, mentre il secondo è uno studio caso-controllo su 316 gemelli.

Aumento del rischio di cancro –  Nello studio caso-controllo, l’analisi individuale ha mostrato un aumento del rischio di cancro della pelle indipendentemente dalla superficie coperta dal tatuaggio. Rispetto alle persone senza tatuaggi, il rischio di cancro della pelle (di tutti i tipi, tranne il carcinoma basocellulare) aumenta del 62% nelle persone con tatuaggi (HR 1,62 [95% IC: 1,08-2,41]). Il rischio appare ancora più elevato quando il tatuaggio è più grande della dimensione di una mano (HR 2,37 [da 1,11 a 5,06]).  Anche nello studio caso-controllo, il rischio di linfoma sembra dipendere dalle dimensioni del tatuaggio. Non è stato riscontrato nelle analisi che non tenevano conto delle dimensioni del tatuaggio, ma il rischio aumentava con una superficie superiore al palmo di una mano (HR 2,73 [da 1,33 a 5,60]).

L’esiguo numero di casi di cancro alla vescica o al tratto urinario non ha permesso di studiare il legame tra tatuaggi e questi tipi di cancro.  Nello studio di coorte, il rischio di cancro della pelle (escluso il carcinoma basocellulare) è aumentato di quasi 4 volte rispetto all’assenza di tatuaggi (HR 3,91 [1,42-10,8]). Il rischio di carcinoma basocellulare è stimato a 2,83 [da 1,30 a 6,16]. In questa analisi non è possibile stimare gli effetti dei tatuaggi sul rischio di linfoma.

I responsabili sono solo i pigmenti?  – In questo studio, gli autori sviluppano l’ipotesi che i depositi di inchiostro interagiscano con i tessuti vicini, causando un aumento della proliferazione cellulare e aumentando così il rischio di cancro.  Il meccanismo coinvolge una risposta immunologica, già studiata, per esempio, nel caso del linfoma anaplastico a grandi cellule, un raro tipo di linfoma a cellule T che può comparire dopo le protesi mammarie. Gli autori osservano che questa via non coinvolge necessariamente agenti specifici contenuti nell’inchiostro, anche se la presenza di una sostanza cancerogena aggiunge un elemento di rischio.  Ritengono quindi che gli effetti preventivi delle restrizioni europee (REACH), c he vietano l’uso di alcuni pigmenti e sostanze potenzialmente cancerogene e che sono state concepite per ridurre l’esposizione a un lungo elenco di composti cancerogeni noti o sospetti, possano essere meno efficaci di quanto si pensasse inizialmente.

Oltre al meccanismo preciso del potenziale legame tra tatuaggi e cancro, restano da chiarire altre questioni, come la sicurezza delle procedure laser utilizzate per “cancellare” i tatuaggi: la riduzione delle dimensioni delle particelle di inchiostro aumenta ulteriormente il loro potenziale migratorio e ci si chiede dove finiscano queste particelle.  Per gli autori, è ora necessario informare le persone sui rischi associati all’inchiostro dei tatuaggi.

(Clemmensen SB, Mengel-From J, Kaprio J, et al. Tattoo ink exposure is associated with lymphoma and skin cancers – a Danish study of twins. BMC Public Health. 2025 Jan 15;25(1):170. doi: 10.1186/s12889-025-21413-3.)

 

 

Dolcificanti e pubertà precoce: un rischio emergente

(da M.D.Digital) Il consumo di alcuni dolcificanti, spesso presenti in cibi e bevande comuni, potrebbe aumentare il rischio di pubertà precoce nei bambini, specialmente in quelli geneticamente predisposti. Questo è quanto emerge da uno studio presentato al meeting annuale Endo 2025 e pubblicato sul Journal of Endocrinological Investigation. I ricercatori hanno scoperto che l’assunzione di aspartame, sucralosio, glicirrizina e zuccheri aggiunti è significativamente associata a un rischio maggiore di pubertà precoce centrale. È stato rilevato che maggiore è il consumo di questi dolcificanti, maggiore è il rischio.

Il più vasto studio su dieta, geni e sviluppo

Questo studio è “uno dei primi a collegare le moderne abitudini alimentari – in particolare l’assunzione di dolcificanti – con i fattori genetici e lo sviluppo precoce della pubertà in una vasta coorte del mondo reale”. Lo ha affermato Yang Ching Chen, di Taipei. La ricerca evidenzia anche differenze di genere nell’influenza dei dolcificanti su ragazzi e ragazze. La pubertà precoce centrale è in aumento e può portare a disagio emotivo, altezza adulta ridotta e un maggiore rischio di disturbi metabolici e riproduttivi futuri. I dati provengono dal Taiwan Pubertal Longitudinal Study (Tpls), che ha coinvolto 1.407 adolescenti dal 2018, diagnosticando la pubertà precoce in 481 di essi. La predisposizione genetica è stata quantificata tramite punteggi di rischio poligenico basati su 19 geni.

Ricerche precedenti del Dr. Chen hanno mostrato che alcuni dolcificanti possono influenzare direttamente gli ormoni e i batteri intestinali legati alla pubertà. Ad esempio, l’acesulfame potassio (AceK) è stato dimostrato attivare i percorsi del “gusto dolce” nelle cellule cerebrali, aumentando le molecole legate allo stress e scatenando il rilascio di ormoni legati alla pubertà. La glicirrizina, presente nella liquirizia, è stata collegata a cambiamenti nell’equilibrio dei batteri intestinali e a una riduzione dell’attività dei geni che innescano la pubertà. “Ciò suggerisce che ciò che i bambini mangiano e bevono, specialmente prodotti con dolcificanti, può avere un impatto sorprendente e potente sul loro sviluppo”, ha affermato Chen.

Differenze di genere e ripercussioni sulla salute

Lo studio ha rivelato specifiche differenze di genere: il consumo di sucralosio è stato collegato a un rischio più elevato di pubertà precoce centrale nei ragazzi. Nelle ragazze, il consumo di glicirrizina, sucralosio e zuccheri aggiunti è stato associato a un rischio maggiore. Le conseguenze a lungo termine della pubertà precoce includono, come già menzionato, disagio emotivo, una statura adulta inferiore e un aumento del rischio di disturbi metabolici e riproduttivi in futuro.

Verso nuove linee guida dietetiche e prevenzione

“I risultati sono direttamente rilevanti per famiglie, pediatri e autorità di sanità pubblica”, ha sottolineato Chen. La ricerca suggerisce che uno screening del rischio genetico e una moderazione dell’assunzione di dolcificanti potrebbero contribuire a prevenire la pubertà precoce e le sue conseguenze sulla salute a lungo termine. Questo potrebbe portare all’introduzione di nuove linee guida dietetiche o strumenti di valutazione del rischio specifici per i bambini, promuovendo uno sviluppo più sano.

(Tsai YJ, et al. Sweeteners and puberty: investigating genetic and dietary influences on central precocious puberty. J Endocrinol Invest 2025. doi: 10.1007/s40618-025-02677-3.)

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