Sul pagamento delle certificazioni INAIL serve chiarezza
(da M.D.Digital) I medici vogliono chiarezza sul pagamento delle certificazioni Inail: “Non possiamo accettare – scrivono Anaao Assomed e Cimo al Direttore Generale dell’Inail – che per assurdo l’Istituto incassi i contributi senza pagare chi fornisce il relativo servizio di certificazione, né che Inail si sottragga ad un preciso obbligo contrattuale. Occorre, pertanto, sanare questa delicata vicenda, che sta privando il personale medico dell’emergenza del riconoscimento economico spettante per una attività aggiuntiva ai compiti istituzionali, in un momento avaro di riconoscimenti economici per la categoria tutta, a fronte di progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro, e particolarmente penalizzante i medici che lavorano nei Pronto soccorso”. Anaao Assomed e Cimo oltre a chiedere un incontro ai vertici dell’Istituto, sollecitano anche l’intervento del Ministro della Salute, nel suo ruolo di organo vigilante sulla attività dell’Inail, per garantire il rispetto della dignità del lavoro dei medici e degli obblighi contrattuali sottoscritti.
A tale proposito ricordiamo che nel 2016 è entrato in vigore il decreto legge semplificazioni 151/2015 che obbliga tutti i medici a fare il certificato di apertura dell’infortunio – siano essi di Pronto soccorso, di medicina generale, di continuità assistenziale e competenti, convenzionati o meno – ove siano loro per la prima volta a prestare assistenza al paziente vittima di infortunio. L’attestazione medica che certifica l’evento morboso, infatti, non deve più essere trasmessa dal datore di lavoro ma dal medico certificatore o dalla struttura sanitaria che effettua la prima assistenza al lavoratore che si è infortunato o è malato a seguito di una malattia professionale o causa di servizio.