Tumori: al via nuovo studio su agopuntura per controllare dolore
(da AGI) L’Istituto Europeo di Oncologia ha avviato un nuovo studio clinico sui benefici dell’agopuntura nel controllo del dolore, dell’ansia e degli altri effetti avversi che, in varia misura, insorgono dopo ogni intervento chirurgico. La ricerca e’ stata presentata e accolta con grande interesse al congresso internazionale “Dolore e Agopuntura”, che si e’ concluso ieri a Milano, organizzato dalla Societa’ italiana di Agopuntura e dalla Scuola di agopuntura So Wen. Lo studio confronta l’efficacia nel controllo del dolore tra l’agopuntura e la terapia antidolorifica standard post-operatoria nelle pazienti con tumore del seno di piccole dimensioni, sottoposte a intervento chirurgico conservativo in regime di day surgery. Parteciperanno in totale 124 pazienti, di cui 62 riceveranno la terapia antidolorifica standard e 62 la sola agopuntura. I risultati preliminari su un gruppo di 15 pazienti hanno dimostrato che l’agopuntura da sola ottiene un ottimo controllo del dolore, dell’ansia e degli altri disturbi correlati all’intervento. “Ogni anno in IEO circa 1.300 pazienti vengono operate presso l’unita’ di Day Surgery Senologico, dove ricevono una terapia completa, senza una sola notte di ricovero in ospedale”, dichiara Mattia Intra, Direttore Day Surgery Senologia IEO. “Il nostro obiettivo e’, ove possibile, ridurre l’impatto dell’intervento oncologico al seno sulla vita delle pazienti. Quasi tutte, il 99 per cento, riceve – continua – un trattamento chirurgico conservativo, e tutte sono sottoposte a terapia del dolore post-intervento, in dosi standard. Il 30 per cento pero’ richiede una dose aggiuntiva di antidolorifici nelle ore successive alla prima somministrazione. Dunque possiamo fare di piu’ per ridurre l’invasivita’ globale della chirurgia. Il nostro obiettivo e’ la riduzione massima possibile delle dosi di farmaci, da un lato, e del dolore e gli effetti collaterali dall’altro. Per questo abbiamo pensato all’agopuntura, uno strumento utilizzato quotidianamente da molti Cancer Center americani, per esempio il Memorial Sloan Kettering, ed europei, come il Gustave Roussy, per contrastare il dolore gli altri effetti avversi delle terapie oncologiche”.