Oftalmologi, stop alle prestazioni mediche abusive dagli ottici
(da DottNet) Attenzione a esami e prestazioni mediche fornite dagli ottici, che spesso non potrebbero essere fatti e che mettono a rischio i pazienti. L’appello è di Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana (Soi), alla vigilia della prima udienza, a Frosinone, frutto di una serie di denunce presentate dalla Soi in tutta Italia. “Quello che ci preoccupa è che sempre più spesso viene proposto addirittura nelle scuole elementari di fare visite nei negozi di ottica – spiega Piovella – in strutture quindi che hanno solo un permesso di tipo commerciale, non hanno nulla di sanitario. Il 90% delle problematiche agli occhi si forma da bambini. È ovvio che al bambino serve una visita oculistica che porta ad una diagnosi e ad una cura, cosa vietata dalla legge a chi non è abilitato a farlo. Dobbiamo approfittare di questa causa per far capire che nessuno ha nulla contro gli ottici, ma sono un’attività di tipo commerciale”. Le denunce, spiega l’avvocato della Soi Riccardo Salomone, sono partite nel 2017, e hanno riguardato più di 80 ottici. Nel caso in discussione domani si contesta l’uso di un tonometro, lo strumento che misura la pressione oculare e che viene usato ad esempio nella diagnosi del glaucoma. “L’uso del tonometro è l’infrazione più facile su cui indagare, perché è una procedura facilmente riconoscibile – sottolinea Salomone -, ma ce ne sono molte altre. Il fenomeno è molto diffuso, abbiamo ricevuto segnalazioni e fatto denunce in tutte le regioni, in centri grandi e piccoli. Se usati male questo dispositivi possono magari dare false rassicurazioni al paziente, che si trova poi dopo qualche anno a riscontrare dei problemi”.