Contro l’ictus, quanto sonno?

(da Univadis)   l rischio di ictus, in particolare di tipo ischemico, aumenta in caso di sonni notturni o pisolini pomeridiani particolarmente lunghi. Anche una cattiva qualità del sonno incrementa il rischio, così come un cambio delle abitudini del sonno da una durata media a una più prolungata.  Una corretta durata e una buona qualità del sonno sono importanti strategie di prevenzione del rischio di ictus.

Descrizione dello studio     Nello studio sono stati inclusi 31.750 soggetti (età media al basale: 61,7 anni) della coorte Dongfeng-Tongji.  Le informazioni su durata e qualità del sonno sono state raccolte attraverso questionari, quelle sull’ictus attraverso registri delle assicurazioni sanitarie.  Gli hazard ratio (HR) per ictus incidente sono stati stimati utilizzando modelli di regressione di Cox.  Fonte di finanziamento: National Natural Scientific Foundation of China; National Key Research and Development Program of China.

Risultati principali     Il rischio di ictus è risultato maggiore nelle persone che dormivano 9 o più ore/notte rispetto a quelle con sonni notturni compresi tra 7 e meno di 8 ore/notte (HR 1,23).  Un sonno notturno di durata inferiore a 6 ore non sembra avere un effetto significativo sul rischio di ictus. Il rischio totale di ictus è risultato maggiore anche con pisolini pomeridiani superiori ai 90 minuti vs pisolini compresi tra 1 e 30 minuti (HR 1,25).  Per il solo ictus ischemico sono stati ottenuti risultati simili.

Il rischio di ictus totale, ischemico ed emorragico è aumentato rispettivamente del 29%, 28% e 56% nei soggetti con sonno di scarsa vs buona qualità.  Sono stati osservati effetti congiunti sull’aumento del rischio di ictus totale per sonni notturni uguali o superiori alle 9 ore + pisolini superiori a 90 minuti (HR 1,85) e per sonni notturni uguali o superiori alle 9 ore + scarsa qualità del sonno (HR 1,82).  Rispetto al mantenimento di un sonno di 7-9 ore/notte, un sonno costantemente uguale o superiore a 9 ore/notte o il passaggio da 7-9 ore/notte a 9 o più ore/notte sono risultati associati a un aumento del rischio di ictus totale.

Limiti dello studio    Le informazioni su durata e qualità del sonno non sono state misurate, ma riferite dai partecipanti.  Non sono stati raccolti dati su disturbi del sonno come l’apnea notturna. La generalizzabilità dei risultati è limitata.  Non è possibile escludere la presenza di altri fattori confondenti oltre a quelli presi in considerazione.

Perché è importante   Gli studi che mettono in associazione durata e qualità del sonno con rischio di ictus hanno portato a risultati contrastanti. Pochi studi hanno analizzato eventuali differenze nel rischio di ictus emorragico e ischemico associato a durata e qualità del sonno.  Comprendere meglio il legame sonno-ictus potrebbe aiutare a mettere in campo strategie di prevenzione efficaci.

(Zhou L, Yu K, et al. Sleep duration, midday napping, and sleep quality and incident stroke. The Dongfeng-Tongji cohort. Neurology 2020. Doi: 10.1212/WNL.0000000000008739 )