Coronavirus, Fnomceo: mancano linee guida univoche per le cure a casa
(da Doctor33) Mancano linee guida univoche per i medici di Medicina generale per l’utilizzo anche sul territorio delle terapie contro il Covid-19. La denuncia arriva dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) Filippo Anelli. «Se i pazienti sono tenuti a casa fino a che la concentrazione di ossigeno nel sangue scende sotto una certa soglia – spiega – è indispensabile dotare tutti i medici di base di un adeguato numero di saturimetri per monitorare i pazienti in quarantena a casa».
Anelli chiede le linee guida e i protocolli diagnostici anche in una lettera formale al presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, al presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, e a presidente e direttore dell’Aifa Domenico Mantoan e Nicola Magrini. «Sempre più pazienti con Covid-19 sono gestiti al loro domicilio – spiega Anelli – si tratta dei cosiddetti paucisintomatici, con un quadro clinico non grave. In alcune zone più in difficoltà come la Lombardia questo vale anche per pazienti in condizioni più critiche, anche con polmonite fino a che non compromette in modo significativo l’ossigenazione del sangue». E spiega: «Per questo è fondamentale che i medici di medicina generale abbiano indicazioni univoche sui protocolli terapeutici da seguire sul territorio». Anelli sottolinea poi che l’altra questione fondamentale è quella dei protocolli diagnostici: «Se i pazienti sono tenuti a casa fino a che la concentrazione di ossigeno nel sangue scende sotto una certa soglia, è assolutamente indispensabile dotare tutti i medici di medicina generale di un adeguato numero di saturimetri per monitorare in tempo reale i pazienti domiciliati».
Il presidente di Fnomceo afferma quindi di supportare la richiesta già messa in campo dal segretario generale della Federazione italiana dei medici di Medicina generale, Silvestro Scotti e dal presidente nazionale del SIS118