Covid-19, Altems: con seconda ondata letalità sette volte più bassa
(da Doctor33) La seconda ondata di casi Covid ha portato più decessi ma una letalità minore della prima. Nei primi 109 giorni della prima ondata sono decedute 34.167 persone, nello stesso numero di giorni della seconda ondata 38.549. La prima ondata però ha visto morire il 14,9% dei positivi al coronavirus, a fronte dell’1,9%, un numero 7 volte inferiore. È quanto emerge da un Focus dell’Instant Report Covid-19, a cura dell’Alta scuola di economia e management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica che ha confrontato i dati della prima ondata (dal 24 febbraio all’11 giugno) e con quelli della seconda (dal 14 settembre al 31 dicembre).
Analizzando i parametri emergono molte differenze. Il picco massimo dei deceduti in un giorno nella prima ondata si è raggiunto dopo 33 giorni (989 persone) e da quel momento è stato continuamente decrescente. Nella seconda ondata il picco di 993deceduti in un giorno si è raggiunto dopo 81 giorni e l’andamento si è mantenuto altalenante. Diverso anche il rapporto tra i ricoverati in terapia intensiva e il numero dei positivi: nella prima ondata ha raggiunto il massimo pari all’11,8% al 12/mo giorno ed è poi decresciuto; nella seconda ondata l’andamento è stato più stabile intorno allo 0,5% dei positivi. Quando è esplosa l’epidemia nelle terapie intensive avevamo 5.179 posti letto, saliti a 8.431 al momento del picco. Il 14 ottobre, invece, erano operative 6.458 terapie intensive, ovvero 1.963 in meno rispetto alla primavera (e questo ha portato presto al superamento della soglia di saturazione critica), poi sono stati aumentati fino a 8.651.
In sanità sono state assunte oltre 30.000 persone da marzo a dicembre, di cui 5.703 medici, pari solo al +5% rispetto al 2018 e il maggior incremento è stato in Lombardia (+1.217) e Lazio (+652). I dati, afferma Americo Cicchetti, direttore di Altems “mostrano che, nonostante le chiare indicazioni del livello centrale, il sistema in molte Regioni si è trovato ugualmente spiazzato nell’affrontare sia la prima che la seconda ondata”.