Busta arancione, arriva l’ipotesi “mista”
(da Enpam.it) Da oggi, attraverso il servizio di busta arancione disponibile nell’area riservata, i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta possono sapere quanto prenderanno di pensione anche nel caso in cui decidano di scegliere il trattamento misto, ovvero una parte in pensione e l’altra in capitale. Nato ormai dieci anni fa, il servizio “Busta arancione” ha permesso a centinaia di migliaia di medici e dentisti di poter consultare da casa, seduti di fronte al proprio computer e più di recente sul proprio smartphone, le proprie ipotesi di pensione. Adesso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta – oltre ad avere la possibilità di ottenere un prospetto semplice della pensione di Quota A, di Quota B e per i periodi di attività svolta in convenzione con il Servizio sanitario nazionale – possono avere anche una ipotesi “mista” che tiene conto della possibilità di richiedere una parte sotto forma di assegno mensile e l’altra in capitale fino a un massimo del 15 per cento dell’importo maturato.
ULTIMA ARRIVATA La Busta arancione mette a disposizione una simulazione approssimativa della propria rendita futura. Per quanto riguarda la pensione di Quota A, dato che gli importi dei contributi sono stabiliti in base all’età anagrafica e non in base a quanto si guadagna, sono disponibili due ipotesi che si basano solo sul tipo di pensione: di vecchiaia o anticipata. Invece per i medici e gli odontoiatri che svolgono la libera professione e per i convenzionati (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale e all’emergenza territoriale) si aprono tre diverse ipotesi di pensione. La prima si basa sull’ipotesi che sino al momento del pensionamento l’iscritto continuerà ad avere guadagni in linea con la media dei redditi percepiti fino a quel momento. Nel secondo scenario invece si ipotizza che in futuro avrà un reddito pari a quello medio degli ultimi tre o cinque anni. Nella terza ipotesi, infine, il sistema calcola la pensione ipotizzando che sino al momento della pensione manterrà il reddito dell’ultimo anno. Le ipotesi includono già gli effetti dei contributi che si verseranno in futuro. A queste tre, come detto, si è aggiunta per i medici di Medicina generale e i pediatri di libera scelta anche quella “mista” che calcola l’importo della rendita pensionistica al netto dell’indennità in conto capitale di cui si ipotizza di beneficiare. È bene ricordare che la possibilità di richiedere la liquidazione di parte della pensione in forma capitale – fino al 15 per cento dell’importo maturato – è attiva per tutte le gestioni dell’Enpam fatta eccezione per la Quota A, e che l’ipotesi per la Medicina generale è solo la prima ad essere stata resa disponibile sull’area riservata. Queste informazioni oltre che a rendere più trasparente il rapporto tra Fondazione e gli iscritti, permettono a questi ultimi di poter pianificare in maniera strategica il proprio futuro previdenziale. Si può decidere infatti di aumentare la propria pensione attraverso un riscatto di laurea o di allineamento, oppure di integrare la rendita con una forma di previdenza complementare.