Per l’assistenza territoriale cambierà tutto: dal numero verde unico europeo per le cure non urgenti, alle nuove Case di Comunità (Hub e Spoke) con équipe multidisciplinari.
Mmg e pediatri titolari rapporto fiducia con il paziente ma il futuro dei loro studi privati è incerto. Tutto scritto nero su bianco nella bozza di riforma dell’assistenza territoriale ispirata dal nuovo Patto per la Salute e aggiornata con le indicazioni e i progetti del Pnrr. L’ha redatta il Gruppo di lavoro Agenas sull’assistenza territoriale ed è ora all’esame della Cabina di Regia per il Patto per la Salute. Il primo tassello è il Distretto Socio-Sanitario (1 ogni 100mila ab.) nel cui ambito opereranno Case della Comunità, grandi e piccole e gli Ospedali di Comunità. Sempre in capo al Distretto il coordinamento di tutte le attività di assistenza domiciliare e delle Rsa Leggi L’articolo completo al LINKhttp://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=97191