Vaccini Covid, Oms: no a terza dose
(da Doctor33) La priorità al momento deve essere quella di aumentare le coperture nei Paesi che ancora non hanno avuto accesso ai vaccini, motivo per cui Soumya Swaminathan, chief scientist dell’Oms afferma che «i dati, al momento, non indicano il bisogno di una terza dose». Secondo l’esperta iniziare con i ‘booster’ con buona parte del mondo ancora non immunizzata potrebbe essere addirittura controproducente: «Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei paesi ricchi, perché non aiuterà a rallentare la pandemia. Togliendo dosi alle persone non vaccinate i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti». La posizione è stata ribadita da Bruce Aylward, un altro esperto dell’Oms. «Ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto. Due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione». Intanto, la Cina ha azzerato domenica i contagi a diffusione interna a un mese circa dall’accertamento di metà luglio del focolaio di variante Delta del Covid emerso all’aeroporto di Nanchino. È quanto ha riportato la Commissione sanitaria nazionale, secondo cui i casi importati sono stati 21 di cui 5 nel Guangdong, 4 a Shanghai, 3 sia a Tianjin sia nello Yunnan, 2 a Pechino e uno ciascuno nelle province di Shanxi, Zhejiang, Henan e Sichuan. La più grave recrudescenza in Cina della pandemia da mesi, guidata dalla variante Delta altamente contagiosa, è stata portata sotto controllo con test di massa e blocchi mirati alle attività.