Sanità, l’Italia spende 40% in meno dei grandi Paesi Ue. Per 630 mila famiglie spese insostenibili. Il rapporto Crea
carenti gli organici».
Tra gli elementi di maggiore soddisfazione nei confronti del servizio sanitario, c’è la possibilità di avere l’assistenza del medico di medicina generale è per oltre la metà degli italiani (54,2%). Il 39% si dice soddisfatto anche per la qualità dei medici. Piace, inoltre, la possibilità di avere la maggior parte dei farmaci in modo pressoché’ gratuito (20,5%), mentre le liste d’attesa sono la criticità maggiore per il 38,9% degli italiani. Tra gli elementi di soddisfazione, il 18% ha citato la possibilità di disporre di tecnologie avanzate, il 17,8% la possibilità di poter disporre dell’assistenza ovunque ci si trovi. L’importanza attribuita alla disponibilità di tecnologie avanzate è maggiore nel Nord-Est. Tra le criticità, il 35,6% del campione cita la difficoltà nel riuscire a prendere gli appuntamenti, il 22,7% le attese (inutili) negli studi medici/ambulatori e il 20% il fatto di essere «rimbalzati» tra i vari uffici. Quanto alla «disponibilità a pagare», quasi la metà del campione sarebbe disposto a farlo pur di avere liste di attesa inferiori, soprattutto nel Nord Est. Nel Sud è maggiore la quota di persone disposte a pagare per avere maggior comfort ospedaliero e/o la possibilità di curarsi più vicino a casa. Nel Centro una quota rilevante di persone dichiara che sarebbe disposta a pagare per avere la possibilità di disporre di cure domiciliari. Nel report, i relatori lanciano anche un allarme circa il Pnrr, i tempi stretti di realizzazione PNRR potrebbero far sì che «si tenda ad ‘aggirare’ le criticità» e che, al posto di ottimizzare i processi, «si contraggano/depauperino le fasi di progettazione e valutazione che, di contro, sono essenziali per evitare che le risorse vadano sprecate». È una occasione «irripetibile», sostengono, «il cui esito (come sperabile) sarà quello di rilanciare il Paese; ma potrebbe anche essere ‘disastrosa’ qualora le scelte di investimento fossero quelle sbagliate».