Due nuove incombenze burocratiche molto discutibili per i medici di famiglia
(da Doctor33) Arrivano due nuove incombenze per i medici di famiglia. La prima è relativa alle procedure per l’invalidità Inps, il cittadino che chiede al medico di inoltrare domanda potrà chiedergli di scansionare ed inviare i referti. Il secondo è la vigilanza sui dispositivi medici su richiesta dei pazienti: segnalare ai fabbricanti (e non solo) guasti connessi ad incidenti verificatisi usando un medical device. Vediamo i due provvedimenti implicanti le novità.
Il primo è la circolare Inps 3574 sull’invalidità civile che estende ai medici certificatori (oltre ai patronati) il servizio di allegazione di documentazione sanitaria. Inps invierà una lettera in cui informa il cittadino di poterne fruire. Oggi è l’utente ad inoltrare online all’Inps i documenti ai fini dell’accertamento medico legale per tutte le domande che passano per le commissioni mediche Inps locali o di revisione di invalidità, cecità, sordità, handicap e disabilità ex Dl 90/2014. A brevissimo, anche il medico, autenticatosi con le credenziali di identità digitale e scansionati i referti, potrà essere chiamato dal paziente, al pari del patronato, ad inviare tale documentazione alla Commissione Medica Inps accedendo all’applicativo nel sito dell’Istituto. Al termine del processo di allegazione sarà prodotta una ricevuta, stampabile e consegnabile al cittadino, con l’elenco di tutti i documenti e con un identificativo digitale (Hash) per ogni file. Sono accettati solo allegati in PDF e massimo 2 Mb a documento. Medici e Patronati si impegnano ad adottare tutte le misure di sicurezza affinché la documentazione sanitaria sia trattata con la massima discrezione e riservatezza e non sia accessibile a soggetti diversi da quelli autorizzati al trattamento dei dati ivi contenuti. Il solo operatore di Patronato dovrà inoltre garantire che a fine processo di allegazione non resti copia digitale dei documenti trasmessi né sia realizzata e poi custodita copia cartacea: a fine “lavori”, tutta la documentazione va resa al cittadino.
E veniamo alla circolare dell’Ufficio 5 Ministero della Salute sui Dispositivi medici: sulla base del regolamento UE 745 del 2017 convertito dal Dlgs 101/2022, essa indica agli operatori sanitari che constatino un incidente grave, anche solo sospetto, da un medical device di segnalarlo entro 10 giorni al link http://www.salute.gov.it/DispoVigilancePortaleRapportoOperatoreWeb/ su apposito modulo DVO, disponibile al sito ministeriale. Al termine della procedura si genera un file .PDF da inviare all’Ufficio 5 Direzione dispositivi medici all’indirizzo PEC:dgfdm@postacert.sanita.it L’operatore sanitario dovrà segnalare inoltre l’incidente al fabbricante, o al suo mandatario, ed al distributore del dispositivo entro 10 giorni. Invece il paziente informerà di ciò che gli è capitato la struttura sanitaria (Asl) oppure il farmacista od il medico di famiglia che, a loro volta, segnaleranno al ministero della Salute entro 10 giorni con identica procedura attribuita agli operatori sanitari. Per incidente grave si indica evento che causi morte, conseguenze permanenti a paziente o a terzi, o minaccia per la salute pubblica. In caso di incidente non grave non ci sono limiti temporali, ma la procedura è analoga, almeno finché non entra in funzione la rete nazionale della dispositivo-vigilanza. Ma per la segnalazione al fabbricante (o mandatario o distributore) il medico, o farmacista, farà bene a comunicare l’incidente comunque entro 30 giorni.