In Italia aumentano consumi e uso improprio antibiotici, picchi del 40%.

(da ADNKronos)  In Italia si consumano troppi antibiotici e in modo improprio. Con picchi anche del 40% nei mesi invernali che fanno presumere un loro uso sbagliato contro virus influenzali e parainfluenzali, rispetto ai quali sono inefficaci. Quasi la metà della popolazione geriatrica che ne fa uso almeno una volta l”anno con punte di oltre il 60% al Sud. E’ il quadro che emerge dal Rapporto sull’uso degli antibiotici in Italia curato dall’Aifa e presentato oggi a Roma nella sede dell’Agenzia italiana del farmaco.

“Consumi in aumento anche in ambito ospedaliero, dove più che altrove circolano i batteri resistenti alle terapie antimicrobiche – precisa l’Aiga – L’Italia ha il record europeo di consumi degli antiacidi dello stomaco che alterando la flora batterica intestinale possono favorire la selezione di germi resistenti. E così il Drug Resistence Index (Dra), che combina in un”unica misura il consumo di antibiotici e la resistenza ai farmaci, aumenta nella maggior parte delle regioni per alcuni importanti microorganismi come Escherichia coli, Streptococcus pneumoniae ed Enterococcus faecium., minacciando di mietere ancora più vittime rispetto ai 12mila decessi stimati in Italia dall”Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie”.

Nel 2023 “il consumo complessivo di antibiotici per uso sistemico, pubblico e privato, è stato pari a 22,4 dosi medie giornaliere ogni mille abitanti, con un aumento del 5,4% rispetto al 2022 e una variazione ancor più elevata se si considerano solo gli antibiotici dispensati a livello territoriale (+6,3%). Un andamento in controtendenza – sottolinea il report dell’Aifa – rispetto al decremento dei consumi in assistenza convenzionata del 14,4% osservato nel periodo 2013-19, al -23,6% nel biennio 2019-20 e al calo del 4% nel 2021. Anche il consumo di antibiotici per uso non sistemico, ossia locale, che è stato pari a 28 dosi medie giornaliere ogni mille abitanti, ha registrato un aumento del 4,3% rispetto al 2022”.