Tonnellate di antibiotici inquinano i fiumi del mondo
(da AGI) Migliaia di tonnellate di antibiotici inquinano i fiumi del mondo, mettendo a rischio un numero elevatissimo di ecosistemi. È quanto emerge da uno studio guidato dalla McGill University, e pubblicato su ‘Pnas Nexus’. Il consumo umano di antibiotici è aumentato del 65% tra il 2000 e il 2015. Questi farmaci non vengono completamente metabolizzati durante il passaggio attraverso l”organismo, né completamente distrutti o rimossi dalla maggior parte degli impianti di trattamento delle acque reflue. Gli autori della nuova ricerca hanno calcolato che gli esseri umani in tutto il mondo consumano circa 29.200 tonnellate dei 40 antibiotici più utilizzati. Dopo il passaggio nel nostro corpo e il trattamento delle acque reflue, stimano che 8.500 tonnellate (il 29% del consumo) raggiungono i sistemi fluviali mondiali e 3.300 tonnellate (l”11%) arrivano negli oceani o nei pozzi interni (come laghi o bacini idrici). Sebbene le quantità totali di residui di antibiotici si traducano in concentrazioni molto piccole nella maggior parte dei fiumi – il che rende i farmaci molto difficili da rilevare – l”esposizione ambientale cronica a queste sostanze può comunque rappresentare un rischio assai serio. Gli antibiotici nei fiumi e nei laghi possono ridurre la diversità microbica, aumentare la presenza di geni resistenti agli antibiotici e influire sulla salute di pesci e alghe. Gli autori hanno calcolato che i livelli di antibiotici siano sufficientemente elevati da creare un potenziale rischio per gli ecosistemi acquatici e per la resistenza agli antibiotici in condizioni di bassa portata (ovvero, in periodi di minore diluizione) su 6 milioni di chilometri di fiumi. Corsi d”acqua con elevate concentrazioni si trovano in tutti i continenti, con le regioni più colpite situate nel Sud-est asiatico. L”amoxicillina è l”antibiotico che si trova più spesso a concentrazioni ad alto rischio ed è l”antibiotico più consumato al mondo. Gli autori osservano che questa versione del loro modello non include gli antibiotici somministrati al bestiame, né gli scarti della produzione farmaceutica. Tuttavia, i risultati mostrano che l”inquinamento da antibiotici nei fiumi derivante dal solo consumo umano è già un problema critico. Secondo gli autori, sono urgentemente necessari programmi di monitoraggio e strategie per gestire la contaminazione da antibiotici dei corsi d”acqua, soprattutto nelle aree a rischio.