Comunicazione agli iscritti: le novità fiscali del 2024

Con l’approssimarsi del nuovo anno lo Studio Bertoni&Partners ci comunica che può essere utile ricordare agli iscritti le novità fiscali che interessano anche il nostro settore.

Dal 1/1/2024 l’obbligo di fatturazione elettronica viene estesa a tutti i contribuenti (salvo unicamente le sole fatture sanitarie verso pazienti persone fisiche private), inclusi:

– contribuenti in regime dei minimi

– contribuenti in regime forfettario

– associazioni che hanno optato per il regime forfettario di cui alla legge 398/1991 

Si potranno utilizzare i servizi gratuiti messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate nel sito “fatture e corrispettivi” accedendo alla propria area riservata, oppure ci si potrà dotare di uno dei numerosi software presenti sul mercato.

Per chi necessitasse ricordiamo che sul nostro sito:

Consulenza fiscale

si possono trovare le proposte di convenzione pervenute a vantaggio di tutti gli iscritti per la consulenza contabile, fiscale e societaria. 

Covid-19, nuove raccomandazioni Ecdc per mitigare l’impatto del virus.

(da Doctor33)     Per mitigare l’impatto di Covid, influenza e virus respiratorio sinciziale (Rsv), ma anche di altri agenti patogeni come il Mycoplasma pneumoniae, l’Ecdc, Centro europeo per il controllo delle malattie, ha rivolto agli Stati membri di Unione europea e Spazio economico europeo (Ue/See) delle raccomandazioni sulla base di un aggiornamento epidemiologico pubblicato oggi.

Ecco, nel dettaglio, i consigli dell’Ecdc contro i virus respiratori invernali, tra i quali spicca la raccomandazione all’”uso della mascherina negli spazi pubblici affollati alle persone ad alto rischio di patologie gravi”. Oltre al capitolo mascherina, l’agenzia europea sollecita a “vaccinare i più vulnerabili contro Sars-CoV-2 e influenza, nonché contro l’Rsv nei Paesi che stanno introducendo questo vaccino, al fine di prevenire la progressione dell’infezione verso una malattia grave; aumentare la capacità dei pronto soccorso e delle unità di terapia intensiva (secondo le necessità, in termini di personale e posti letto) sia negli ospedali per adulti sia in quelli pediatrici; garantire che il personale sanitario sia formato per implementare adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni, così da contribuire a ridurre il carico nelle strutture sanitarie ed evitare epidemie all’interno delle stesse, comprese quelle di assistenza a lungo termine; sensibilizzare gli operatori sanitari per garantire una diagnosi tempestiva dei casi e migliorare la preparazione degli ospedali nel gestire l’aumento di pazienti nelle unità di emergenza e di terapia intensiva, sia negli ospedali pediatrici sia in quelli per adulti”.

Ancora, l’Ecdc invita all'”esecuzione di test rapidi per facilitare la diagnosi precoce e le decisioni organizzative, il trattamento appropriato e l’attuazione di misure di sanità pubblica quando necessario”. Si raccomanda poi di “ricordare ai medici che, quando indicato, l’uso precoce di trattamenti antivirali per Covid-19 e influenza può prevenire la progressione verso la malattia grave nei gruppi vulnerabili e che può essere presa in considerazione la profilassi Rsv per i neonati, in conformità con le linee guida nazionali. L’uso di antibiotici per le infezioni respiratorie batteriche dovrebbe seguire una valutazione medica – precisano gli esperti – poiché gli antibiotici non trattano le infezioni virali”.

L’Ecdc esorta i Paesi a “implementare attività di comunicazione del rischio per il pubblico, incluso il rafforzamento della promozione della vaccinazione contro influenza stagionale, Covid-19 e Rsv secondo le raccomandazioni nazionali. La messaggistica dovrebbe anche promuovere una buona igiene delle mani e delle vie respiratorie, incoraggiare le persone a rimanere a casa quando sono malate e garantire un’adeguata ventilazione degli spazi interni”. Infine, “considerare l’uso del ‘modello diagnostico 5C per la vaccinazione’ dell’Ecdc, per una promozione più efficace dei vaccini raccomandati”. Le 5C stanno per Confidence, Complacency, Constraints, Collective Responsibility and Calculation: fiducia, soddisfazione, condizioni limitanti, responsabilità collettiva e calcolo attraverso le attività di comunicazione del rischio.

Ridurre il sale ha lo stesso effetto di un farmaco contro l’ipertensione

(da DottNet)    Eliminare un cucchiaino di sale al giorno dalla alimentazione funziona contro l’ ipertensione quanto i farmaci ed anche sulle persone che sono gia’ sotto terapia medicinale per la pressione alta. Lo afferma un nuovo studio americano pubblicato su JAMA, che ha analizzato un gruppo di circa 250 persone tra i 50 ed i 75 anni.  Gli scienziati hanno scelto un gruppo composito proprio per verificare l’ effetto di una semplice riduzione di sodio nella dieta: tra i volontari figuravano persone ipertese che non prendevano medicine, altre sotto terapia farmacologica che funzionava nel mantenere la pressione nei limiti, altri partecipanti ancora non avevano problemi di pressione, mentre per alcuni la pressione rimaneva fuori norma anche coi farmaci. I volontari hanno seguito a settimane alterne una dieta ad alto contenuto di sodio ed una a basso contenuto di sodio, con l’obiettivo di non consumare piu’ di 500 mg di sale al di’.

Un solo cucchiaino di sale ne contiene 2.300 mg. “Cio’ che abbiamo osservato e’ una riduzione della pressione in tutti gli ipertesi che sono riusciti ad eliminare un cucchiaino di sale al di’ sia che prendessero medicine o no – ha dichiarato l’autrice principale dello studio, Norrina Allen, della Northwestern university – e questa e’ la prima indagine a dimostrare che anche i pazienti gia’ trattati possono ottenere una ulteriore diminuzione dei valori della pressione agendo sulla quantita’ di sale assunta”. “Nei giorni della dieta iposodica – ha precisato Allen – la pressione e’ diminuita in media di 6 mm di mercurio, un dato comparabile a quello ottenuti dalle medicine”.

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