Comunicazione ai Medici Fiscali

Comunico che è nata e sta già lavorando l’Associazione per la tutela dei medici fiscali Inps .
Associazione che serve a dare forza alla nostra voce e voce ai nostri problemi.
L’Associazione è costituita per lo svolgimento di attività senza scopo lucro nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati al fine di tutelare e fornire supporto ai Medici Fiscali Inps. In particolare, l’Associazione si propone di rappresentare e tutelare gli interessi economici e morali di categoria dei Medici Fiscali Inps; informare le istituzioni delle problematiche di categoria e promuovere il raggiungimento di soluzioni soddisfacenti per gli interessati; assistere gli associati nelle questioni riguardanti il loro interesse collettivo, stipulare convenzioni e/o accordi con aziende, enti pubblici e privati, persone fisiche e/o qualsiasi soggetto, al fine di far ottenere ai propri associati vantaggi e/o agevolazioni relativi alla loro attività; assistere e tutelare gli associati per il riconoscimento e la valorizzazione delle loro attività; offrire servizi di tutela legale e di conformità alla normativa applicabile. Per la realizzazione di tali scopi l’Associazione puo, tra l’altro: assumere ed incentivare iniziative di interesse comune; promuovere iniziative per la valorizzazione della categoria anche attraverso accordi con aziende ed enti pubblici e privati che possano valorizzare i beni ed i servizi degli associati; rappresentare la categoria, ogniqualvolta si renda necessario ed in qualsiasi contesto ove la presenza e l’apporto dell’Associazione sia utile, necessaria e/o conseguente per il raggiungimento degli scopi sopra evidenziati; promuovere e organizzare corsi di formazione e aggiornamento professionale; organizzare incontri per l’approfondimento di problematiche della categoria nell’intento di trovare delle soluzioni comuni e condivise; svolgere tutte le attività utili al raggiungimento dei fini istituzionali.
L’Associazione non discrimina in base al sesso, alla religione, alla razza, alle condizioni socio-economiche.
Inoltre, l’Associazione provvederà a promuovere le attività svolte da essa, collaborando se necessario con enti pubblici e privati per la realizzazione di iniziative e progettualità condivise, nonché a organizzare ogni altra attività coerente con le finalità istituzionali, compreso un eventuale rinnovo ACN.
Se volete saperne di più
tel 3888771167,
mail: Rossella.cascetta@libero.it.
L’iscrizione è gratuita.
Il modulo per l iscrizione verrà inviato a chi lo richiede via mail o whatsapp.
Vi ringrazio, dott RCascetta, presidente, MF Inps Perugia “

Libri ricevuti – La frontiera avanzata della sanità Digitale – di Carlo Descovich, Fosco Foglietta, Gianluca Mazzini

In questo pregevole volume, gli autori analizzano a trecentosessanta gradi lo sviluppo tecnologico della sanità, dalla creazione, nel 2012, del Fascicolo Sanitario Elettronico all’uso dell’Intelligenza Artificiale, mettendone in luce sia gli aspetti positivi che quelli negativi. La pandemia da Covid-19 ha provocato un’accelerata nell’utilizzo della telemedicina. Si evidenzia inoltre come i finanziamenti che il PNRR garantisce daranno l’opportunità al SSN di estendere ed accelerare ulteriormente questi processi. Tutto ciò dovrà prevedere, in parallelo, di fornire un’adeguata formazione al personale sanitario e di garantire il rispetto della privacy del cittadino. Un altro elemento che viene affrontato in modo sistematico è quello dell’analisi dei profili di responsabilità inerenti l’impiego di queste tecnologie, indicandone le criticità e stimolando il legislatore ad intervenire in proposito. Nella seconda parte del testo, gli autori si soffermano a descrivere come, in concreto, la ASL metropolitana di Bologna abbia già organizzato diversi servizi di telemedicina fornendo così un esempio oggettivo di come si possano pianificare ed implementare.
Il volume rappresenta un utile strumento di consultazione per coloro che sono interessati a queste tematiche e, naturalmente, per gli addetti ai lavori.
Dott. Omero Giorgi

Rischio di depressione tra le persone esposte all’inquinamento dell’aria interna alle abitazioni

(da Univadis) Come indicato nel rapporto 2019 Global Burden of Disease, l’inquinamento atmosferico è uno dei principali fattori che contribuiscono all’onere globale delle malattie con 6,70 milioni di decessi, pari al 12% della mortalità totale, attribuibili all’inquinamento atmosferico esterno e interno. Una meta-analisi (12 studi; >61.000 partecipanti) ha mostrato un aumento significativo del 22% del rischio di depressione con l’esposizione all’inquinamento atmosferico indoor (rapporto di rischio [RR] 1,22 [1,13-1,31]; p<0,00001; I2=75%). Inoltre, lo studio ha riportato che l’esposizione a inquinanti atmosferici interni come i combustibili solidi era associata a un rischio significativamente maggiore del 20% di depressione (RR 1,20 [1,13-1,26]; I2=62%), mentre l’esposizione al fumo passivo non era significativamente associata alla depressione (RR 1,11 [0,87-1,41]; I2=80%).

(Zhang X, Ding L, Yang F, et al. Association between indoor air pollution and depression: a systematic review and meta-analysis of cohort studies. BMJ Open. 2024;14(5):e075105. doi:10.1136/bmjopen-2023-075105 )

 

Giornata della Trasparenza

Il giorno 19 novembre p.v.

presso la Sala Riunioni dell’Ordine, Viale Italia n.153, scala C, primo piano

si terrà la “Giornata della Trasparenza 2024”, in occasione dell’Assemblea ordinaria.

Relatore: Dott.ssa Veronica Pasini,

Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.

 

La Tbc principale minaccia infettiva, 8,2 milioni di casi nel 2023

(da DottNet)    Circa 8,2 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di tubercolosi nel 2023, il numero più alto registrato dal 1995 a oggi. Il numero vede un notevole aumento rispetto ai 7,5 milioni segnalati nel 2022 e “pone nuovamente la Tbc come principale malattia infettiva potenzialmente mortale nel 2023, superando il Covid-19”. Emerge dal ‘Global Tuberculosis Report 2024’ dell’Organizzazione mondiale della sanità, che evidenzia però anche la diminuzione dei decessi causati da questa malattia, passati da 1,32 milioni nel 2022 a 1,25 milioni nel 2023.

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