Nell’anziano se la PAS si abbassa troppo aumenta il rischio di morte

(da M.D.Digital) In soggetti che hanno 80 anni una pressione arteriosa sistolica al di sotto di 120 mmHg si osserva un incremento del rischio di mortalità, indipendentemente dal tipo di trattamento antipertensivo, dallo stato di fragilità, dal sesso. Il dato emerge da uno studio recentemente pubblicato su Circulation.  Precedenti studi avevano dimostrato che trattare con farmaci antipertensivi anche soggetti molto anziani è in grado di ridurre gli eventi cardiovascolari e la mortalità. Questo nuovo studio aggiunge però altre informazioni prognostiche e suggerisce che un sostanziale declino della pressione arteriosa può costituire una caratteristica degli stadi finali della vita, in cui un abbassamento dei valori sistolici rappresenta un marker dell’imminenza della morte.
I ricercatori hanno analizzato i dati clinici di 144.403 soggetti di età superiore a 80 anni: partecipanti sono stati classificati con in base a valori di PAS e livello di fragilità (assente, lieve, moderata e grave), e seguiti fino a 5 anni. Dell’intera coorte, il 3% dei partecipanti aveva una PA inferiore a di 110 mmHg e il 12.5% una PAS superiore a 160 mmHg. I soggetti con livelli pressori più bassi avevano un indice di fragilità maggiore e diagnosi cliniche di malattia cardiovascolare, demenza e ictus.  Nel corso del follow-up, quasi 52mila partecipanti sono deceduti e i tassi di mortalità sono risultati più elevati nei soggetti con PAS inferiore a 110 mmHg e con livelli di fragilità più elevati, pari a oltre il triplo di quelli con PA più elevate. Una PAS compresa tra 140-159 mmHg si associava ai più bassi tassi di mortalità a tutti i livelli di fragilità.
I tassi di mortalità nelle donne adulte in trattamento antipertensivo erano di 7.7 per 100 persone/anno in soggetti con PAS compresa tra 120 mmHg e 139 mmHg, di 15.2 per 100 persone/anno in soggetti con PAS compresa tra 110 mm Hg e 119 mm Hg e di 22.7 pper 100 persone/anno in soggetti con PAS inferiore a 110 mm Hg.  Tassi di mortalità più elevati si sono registrati anche nelle donne con elevati livelli di fragilità: 16.8 per 100 persone/anno (120-139 mmHg), 25.2 per 100 persone/anno (110-119 mm Hg) e 39.6 per100 persone/anno (<110 mm Hg).  Il declino dei valori di PAS è risultato accelerato negli ultimi 12-24 mesi di vita, con valori di circa 15 mmHg in meno rispetto all’inizio dello studio, in assenza di alcuna misura volta a intensificare il trattamento antipertensivo. Questo dato porta a suggerire che quando nei soggetti particolarmente anziani si registra un andamento di questo genere nei valori pressori è bene rivalutare il trattamento antipertensivo, resettandolo su modalità meno intensive.
(Ravindrarajah R, et al. Systolic Blood Pressure Trajectory, Frailty and All-Cause Mortality Over 80 Years of Age. Cohort Study Using Electronic Health Records. Circulation 2017; https://doi.org/10.1161/CIRCULATIONAHA.116.026687)