Depressione maggiore, alcuni antinfiammatori utili nel controllo sintomi.

(da Doctor33)   Secondo una revisione delle prove pubblicata sul ‘Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry’, diversi tipi di agenti antinfiammatori, tra cui aspirina, paracetamolo, statine e antibiotici, possono intervenire sui sintomi della depressione maggiore in modo sicuro ed efficace, e gli effetti sono ancora più forti quando questi agenti vengono aggiunti al trattamento antidepressivo standard. Circa un terzo delle persone clinicamente depresse non rispondono bene alla loro terapia, e subiscono comunemente diversi effetti indesiderati del farmaco. «Molti dati emergenti suggeriscono che l’infiammazione contribuisca allo sviluppo della depressione maggiore, ma i risultati degli studi clinici con vari agenti antinfiammatori per trattare tale patologia si sono rivelati inconcludenti. Per questo abbiamo voluto rivedere le prove disponibili e valutare se gli agenti antinfiammatori funzionino meglio del placebo da soli o unitamente al trattamento standard» spiega Shuang Bai, della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, in Cina, primo nome dello studio. Gli antinfiammatori valutati nei 26 studi presi in esame sono stati farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), acidi grassi omega 3, inibitori delle citochine, statine, steroidi, minocicline, modafinil e N-acetil cisteina. L’analisi dei dati aggregati ha suggerito che gli agenti anti-infiammatori funzionano meglio del placebo e migliorano gli effetti del trattamento antidepressivo standard. Infatti, questi medicinali sono risultati più efficaci del 52% nel ridurre la gravità dei sintomi, nel complesso, e più efficaci del 79% nell’eliminare i sintomi rispetto al placebo.
Analisi più dettagliate hanno indicato che FANS, acidi grassi omega 3, statine e minocicline sono i farmaci più efficaci nel ridurre i principali sintomi depressivi rispetto al placebo, e che gli effetti sono stati ancora maggiori se l’antinfiammatorio veniva usto in aggiunta al trattamento antidepressivo standard. Gli agenti antinfiammatori, tuttavia, non sembravano migliorare la qualità della vita, anche se, secondo gli autori, questo fatto potrebbe essere dovuto al numero esiguo di studi esaminati. Non si sono evidenziati effetti indesiderati importanti a breve termine. «I risultati di questa revisione sistematica suggeriscono che gli agenti antinfiammatori svolgono un ruolo antidepressivo nei pazienti con disturbo depressivo maggiore e sono ragionevolmente sicuri» concludono gli autori.
(J Neurol Neurosur Psych 2019. Doi: 10.1136/jnnp-2019-320912
http://dx.doi.org/10.1136/jnnp-2019-320912  )