Fattori di rischio per sindrome coronarica acuta nella donna giovane

(da Cardiolink)  La sindrome coronarica acuta (SCA) è un evento raro nella donna giovane. Per questo motivo, gli autori di questa ricerca hanno valutato un gruppo di giovani donne con SCA, al fine di identificare i fattori di rischio che predispongono alla comparsa di eventi coronarici in giovane età nel sesso femminile. Sono state incluse nell’analisi 1941 donne con SCA in età ≤45 anni (SCA_≤45), confrontate con due gruppi di controllo: 4275 donne con SCA all’età di 63-64 anni (SCA_63-64) e 1170 giovani donne sane senza coronaropatia (≤45S).

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Diabetoporosi, una nuova entità nosologica

(da M.D.Digital)   L’osso fragi(da M.D.Digital)   L’osso fragile del paziente diabetico. Si tratta di una condizione evidenziata in numerosi studi epidemiologici, che hanno sottolineato l’impatto dei rischio fratturativo in questi soggetti, nei quali la frattura può verificarsi anche con un decennio di anticipo rispetto a quanto accade nella popolazione generale. A parità di età il rischio di frattura è da 3 a 5 volte più elevato in caso di diabete di tipo 1 del 50% più alto nel diabete di tipo 2, ed è tanto più evidente quanto maggiore è la durata della malattia o il controllo della stessa non è soddisfacente.  

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Una dose di empatia aumenta l’efficacia delle cure

(da M.D.Digital)  Una ricerca pubblicata sul ‘Journal of the Royal Society of Medicine’ suggerisce che i messaggi empatici e positivi dei medici possono essere di beneficio per i pazienti che soffrono di dolori e migliorare la loro soddisfazione per le cure ricevute.  Lo studio, che ha valutato i dati di 28 studi clinici per un totale di oltre 6.000 pazienti, aggiunge peso all’argomento secondo cui i risultati terapeutici positivi possono essere aumentati se i medici migliorano il modo in cui esprimono empatia e creano aspettative positive di beneficio.

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Mantenere i capelli del paziente è una cura

(da Oncologia33) I dispositivi per raffreddare il cuoio capelluto durante la somministrazione della chemioterapia hanno dimostrato di essere efficaci nel prevenire l’alopecia in una quota di pazienti e con alcuni farmaci chemioterapici. Il loro uso dovrebbe quindi diffondersi. E’ questo il messaggio contenuto in una revisione  accompagnata da un editoriale di commento pubblicata sul ‘Journal of Oncology Practice’, nella quale si fa il punto sugli studi controllati condotti negli ultimi anni e, in particolare, su tre di essi, che hanno coinvolto un totale di circa 400, tra pazienti trattate e controlli. In tutti e tre lo schema è stato simile: il casco è stato applicato a donne con carcinoma mammario metastatico 90 minuti prima della terapia, tenuto durante la somministrazione del farmaco e poi successivamente per 90 – 120 minuti e alla fine l’effetto protettivo si è visto soprattutto nelle donne sottoposte a taxani.

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Nuovo cibo da alimenti di scarto. In Olanda supermercato avvia vendita

(da Quotidiano Sanità e Thomson Reuters Foundation)  Aprile 2018  Birra da pane raffermo, zuppe da verdure che nessuno comprerebbe, sidro di mele imperfette e saponi da bucce d’arancia pronte a essere buttate nella spazzatura. Sono alcuni dei prodotti realizzati nell’ambito del progetto ‘Lo spreco è delizioso’, che riutilizza gli scarti alimentari, realizzato in un supermercato olandese in collaborazione con l’Università di Wageningen.
E le vendite registrate nella prima settimana sono state più alte del previsto. “Abbiamo venduto circa 700 articoli in una settimana, il doppio di quello che vendiamo con i prodotti biologici”, ha dichiarato George Verberne, che gestisce la filiale di Wageningen del supermercato Jumbo, una delle più grandi catene di supermarket olandesi. “Sono orgoglioso e molto felice di essere uno tra i primi a realizzare questo progetto”, afferma.  Dopo la corsia del supermercato senza plastica, l’Olanda trova così un’altra soluzione innovativa nella lotta contro sprechi e inquinamento. Con questo metodo di riutilizzo degli scarti alimentari, il governo olandese punta a dimezzare la quantità di cibo sprecato e diventare il primo paese europeo a raggiungere questo obiettivo entro il 2030. Secondo la FAO, l’organizzazione che si occupa di cibi e agricoltura per conto delle Nazioni Unite, infatti, nel mondo, un terzo di tutto il cibo prodotto, del valore di quasi un trilione di dollari, viene buttato ogni anno.  E secondo Chantal Engelen, co-fondatrice di Kromkommer, una delle 18 aziende che partecipano al progetto, circa il 30% delle carote viene rifiutato perché ha due gambe, è troppo grande o troppo storta. “Compriamo i prodotti di scarto direttamente dal coltivatore a un prezzo equo e li trasformiamo in cibo sano”, ha dichiarato l’esperta, aggiungendo che il loro scopo è cambiare il comportamento dei consumatori in modo che anche le carote di scarto vengano vendute nei negozi. Il progetto vorrebbe ora espandersi in altri tre supermercati nei prossimi mesi, mentre i ricercatori dell’università olandese controlleranno le vendite per sei mesi per capire come espandere meglio questo mercato.

Una lettera indimenticabile

Un mese fa è mancato un collega, molto conosciuto e stimato. E quando i nostri uffici hanno chiesto sue notizie per motivi amministrativi, il figlio ha risposto mandandoci questa lettera. Un testo pieno di affetto e riconoscenza, che pubblichiamo integralmente, per il suo altissimo valore umano e sentimentale. La nostra comunità, la nostra famiglia di medici, si deve sentire onorata leggendo queste righe 

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Fnomceo annuncia campagna anti bufale. Anelli: ricostruire rapporto di fiducia medico-paziente (e anche il nostro Ordine parteciperà)

(da Doctor33)   Trentuno città tappezzate con 4 diversi manifesti 6 metri per 3, con immagini che, dai creativi che le hanno proposte, vengono preannunciate come «shock, ma temperate da una buona dose di ironia». Si presenta così la prima campagna di comunicazione ”di massa” proposta dalla Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) che replica, su scala nazionale, l”esperienza messa in atto su diverse tematiche da alcuni Ordini quali quelli di Bari, Napoli, Taranto e Roma, e che consiste nell”applicare alla comunicazione della salute le tecniche e gli strumenti della comunicazione pubblicitaria. La campagna sarà presentata alla stampa giovedì 10 maggio, a Roma.  Al centro dell”iniziativa ci saranno questa volta le fake news, le «bufale» che, «quando riguardano la medicina, possono mettere a serio rischio la salute dei cittadini», si legge in una nota della Fnomceo. «Abbiamo scelto una campagna shock» spiega il presidente Filippo Anelli «perché vogliamo far comprendere i pericoli spesso sottovalutati cui il cittadino va incontro nel momento in cui si affida a fonti non autorevoli per decidere della propria salute. Gli Ordini dei medici sono garanti della salute pubblica come bene per tutta la società e hanno quindi il dovere di intervenire per informare e sensibilizzare i cittadini rispetto ad atteggiamenti che ne minano il benessere». «Il medico deve tornare al centro della relazione che il paziente ha con la propria salute – sottolinea Anelli – Occorre ricostruire quel rapporto di fiducia medico-paziente che è stato fortemente indebolito dall”aziendalizzazione della sanità».

Integrazione ‘home made’ per l’attività fisica ricreativa

(da Nutrizione33)  Non è corretto parlare di dieta e dei suoi effetti senza ricordare che non c’è schema alimentare efficace, che non consideri il cibo in associazione al movimento, tanto per il mantenimento o la perdita di peso così come per la prevenzione. Lo riconosce anche l’OMS: almeno un’ora di esercizio fisico al giorno insieme a una dieta equilibrata sono gli unici strumenti nella riduzione del rischio di malattie croniche e degenerative (e secondo le Raccomandazioni globali sull’attività fisica per il mantenimento della salute agli adulti fra 18 e 64 anni sono suggeriti almeno 150 minuti di attività moderata o 75 di attività vigorosa in sessioni di almeno 10 minuti per volta, con rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari almeno 2 volte alla settimana).  L’attività fisica e uno stile di vita non sedentario oltretutto portano indubbi benefici sia a livello psicologico sia di comportamento e di relazione. Concetti che, anche se ben lontani dall’essere universalmente applicati, sono ormai accettati. Si sono però sviluppati parallelamente estremismi dalle conseguenze preoccupanti, per quanto riguarda sia l’attività fisica, sia gli aspetti nutrizionali ad essa associati, “soprattutto quando tali fenomeni nascono e si sviluppano in contesti privi di guida esperta e qualificata” ricorda Erminia Ebner, dietista docente presso la Scuola dello Sport del C.O.N.I.

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Nuovi anticoagulanti orali: linee guida pratiche con attenzione a pazienti con necessità particolari

(da Doctor33)   Una nuova versione della guida pratica della European Heart Rhythm Association (EHRA) sulla gestione degli anticoagulanti orali non antagonisti della vitamina K (NOAC) in pazienti con fibrillazione atriale (AF), pubblicata sull’European Heart Journal, si propone come aiuto per i medici nella gestione di questo complesso contesto clinico in continua evoluzione.  «Mano a mano che i fornitori di servizi sanitari prendono confidenza con i NOAC, diventa più comune il trattamento di pazienti complessi. Abbiamo quindi pensato che non fosse opportuno un semplice aggiornamento del documento, ma che servisse una versione completamente rivista» afferma Jan Steffel, dello University Heart Center di Zurigo, Svizzera, a capo della commissione di lavoro.  

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