Tripla A per la pensione complementare dei camici bianchi

(da www.enpam.it)   ‘FondoSanità’ si è aggiudicato il riconoscimento Tripla A agli Insurance & Previdenza Awards organizzati a Milano da Class- MF.   Il fondo pensione complementare destinato ai medici, odontoiatri e ad altri professionisti sanitari si è distinto, posizionandosi al primo posto nella categoria “Fondi pensione negoziali: fondi pensione a maggior rendimento (medio a 10 anni)”.   “Il premio Tripla A – spiega l’organizzazione – viene assegnato ai migliori asset manager nel campo delle gestioni separate, delle unit linked, delle index linked, dei fondi pensione e dei piani individuali pensionistici”. A ritirare il premio è stato il presidente Carlo Maria Teruzzi, accompagnato dal direttore generale Ernesto del Sordo e dal primo presidente del Fondo, Luigi Daleffe.  Per aderire a FondoSanità o chiedere maggiori informazioni sul fondo è possibile rivolgersi ai recapiti presenti alla pagina www.fondosanita.it/contatti

Anni di specializzazione, ok a ricongiunzione

(da www.enpam.it)    La Corte di cassazione ha dato il via libera alla ricongiunzione dei contributi previdenziali dalla gestione separata dell’Inps verso le Casse dei professionisti.  Questo significa che i medici che hanno frequentato una scuola di specializzazione potrebbero chiedere di trasferire dall’Inps all’Enpam i contributi prelevati sulle borse di studio, una possibilità che finora era sempre stata negata.  La sentenza (n. 26039/2019) è arrivata su iniziativa di un commercialista e riguarda l’Istituto pubblico e il suo ente previdenziale di categoria. Tuttavia la portata delle argomentazioni dei giudici è più generale.   “È stato riconosciuto il principio, già stabilito in passato dalla Corte costituzionale, che un soggetto può scegliere qual è lo strumento giuridico per lui migliore per raggiungere l’obiettivo di avere un’unica pensione”, commenta il vicedirettore generale dell’Enpam Vittorio Pulci.  “Gli strumenti che sono a disposizione per valorizzare diversi spezzoni contributivi sono la ricongiunzione, la totalizzazione, il cumulo; ciascuno con i propri pregi e i propri difetti – continua Pulci –. La Cassazione ribadisce che ognuno può scegliere qual è lo strumento migliore. Un principio fondamentale che non può essere disconosciuto”.

A CHI CONVIENE      I calcoli variano da persona a persona. È tuttavia immaginabile che a trovare vantaggio nella ricongiunzione dalla gestione separata saranno soprattutto gli specialisti ambulatoriali convenzionati o i medici specializzati che sono iscritti alla gestione Enpam della medicina generale, come ad esempio i pediatri di libera scelta. Ad ogni modo la ricongiunzione non vale solo per i contributi prelevati sulle borse di specializzazione ma anche per quelli relativi ad altri tipi di compensi per i quali, a torto o a ragione, i versamenti sono stati fatti alla Gestione separata Inps.  Chi lo desidera può fare domanda di ricongiunzione anche subito attraverso l’area riservata del sito Enpam.it.

COSA PUÒ ANDARE STORTO    Da un punto di vista pratico, comunque, la sentenza della Cassazione ha conseguenze solo sul caso del singolo commercialista, a meno che l’Inps non si adegui volontariamente. È quindi possibile che pur facendo una domanda di ricongiunzione simile, un altro professionista se la possa vedere rigettata. Se questo accadesse, però, la recente sentenza potrebbe essere usata per rafforzare un eventuale ricorso.  Un’altra insidia potrebbe venire da un cambiamento delle leggi. Infatti poiché una ricongiunzione dall’Inps verso l’Enpam comporta uno spostamento di denaro con conseguenze sulle casse dello Stato, non è da escludere che in una prossima legge o nelle pieghe di qualche decreto venga inserito un emendamento per depotenziare il diritto affermato dalla sentenza.  Nel frattempo chi è fortemente interessato a trasferire i propri contributi versati alla Gestione separata Inps, può fare domanda di ricongiunzione e attendere l’esito.

FondoSanità premiato quale fondo complementare italiano a maggior rendimento: 7,3% annuo

(da Fimmg.org)  Giovedì 17 ottobre è stato assegnato a FondoSanità il premio quale fondo pensione complementare italiano a maggior rendimento degli ultimi dieci anni.  La premiazione è avvenuta nell’ambito di “Milano Finanza Insurance & Previdenza Awards 2019”.  Il premio è stato ritirato dal dr. Carlo Maria Teruzzi che da oltre 10 anni riveste incarichi all’interno del fondo e che dal 2017 ne è il Presidente. Con motivata soddisfazione il presidente sottolinea che “si tratta di un fondo i cui investimenti sono gestiti in maniera rigorosa e per fini esclusivamente previdenziali e non speculativi, essendo un fondo non a scopo di lucro. La buona gestione di questi anni ci ha consentito di assicurare ai nostri iscritti un rendimento del 7,3% annuo. Questo importante risultato è dovuto alla attenta gestione del nostro staff ma in particolare al nostro consulente, il prof. Stefano Gatti, docente di strumenti finanziari alla Bocconi, al nostro responsabile finanziario dr. Luigi Daleffe e al direttore generale Ernesto del Sordo”. FondoSanità, (https://www.fondosanita.it/)  che è un fondo pensione chiuso, offre a medici, odontoiatri, infermieri, farmacisti e veterinari la possibilità di costruirsi una pensione complementare.  Nei programmi della attuale presidenza c’è la volontà  di estendere il fondo anche ad altre categorie libero professioniali. “Vogliamo ampliare la nostra base di adesione e accogliere nel nostro fondo anche tutti gli altri liberi professionisti purtroppo ancora privi di un fondo a loro dedicato ”, racconta il presidente Carlo Maria Teruzzi, che nei suoi primi due anni alla guida del fondo ha visto crescere gli iscritti di quasi il 17 per cento.  A caratterizzare FondoSanità inoltre c’è anche il forte orientamento verso il mondo giovanile. “In un momento in cui la libera professione ha profili di precarietà, la nostra priorità è garantire una pensione a tutti i giovani e questa particolare attenzione ci ha fatto raggiungere percentuali di adesione del 35% annuo tra i giovani professionisti laddove la media nazionale si aggira attorno all’8 – 10%”, aggiunge il presidente.”  Non a caso, grazie a risorse messe a disposizione dall’Enpam, tutti i medici e i dentisti fino a 35 anni di età possono iscriversi a FondoSanità senza costi di ingresso. Un vantaggio, quello dell’iscrizione gratuita, che quest’anno è stato esteso anche agli studenti del quinto e sesto anno dei corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria che hanno aperto una posizione presso il loro ente previdenziale di categoria.

Welfare dei liberi professionisti, l’Enpam anticipa tempi e modi

(da Doctor33)  Puntare sulla maternità, sui mutui o sull’assistenza al “camice” anziano? Oggi scatta l’ora x, in Enpam la Consulta della quota B del Fondo di previdenza generale licenzia le nuove proposte per il welfare dei liberi professionisti, dentisti in testa. E il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione che eroga la pensione e l’assistenza ai medici sarà subito dopo chiamato a deliberarle. Lo ha annunciato Giampiero Malagnino, vicepresidente Enpam, al 28° Congresso di Associazione Italiana Odontoiatri. «In caso di invalidità assoluta e temporanea oggi Enpam eroga con risorse previdenziali, non più assistenziali, all’iscritto l’80% dei suoi emolumenti annui tra il 31° giorno e il 730mo giorno di malattia: quasi due anni. Quindi – ha ricordato Malagnino alla manifestazione, a Riva del Garda-si sono liberate risorse che Enpam ha messo a disposizione del welfare dei liberi professionisti.

Leggi tutto

ENPAM, ancora qualche giorno per dichiarare il reddito 2018

Si avvicina per i liberi professionisti, soggetti a Isa e con regime forfettario, la scadenza della dichiarazione da inoltrare ad ENPAM per i redditi 2018.

Come effettuare la dichiarazione  On Line: è necessario essere registrati all’area riservata del sito Enpam. Per i liberi professionisti non ancora registrati al sito ricevono il modello D per posta insieme a un tagliando con i bordi azzurri con le credenziali per registrarsi più velocemente.

Cartaceo: si può fare la dichiarazione a mano sul modello D cartaceo e inviarlo con raccomandata semplice utilizzando la busta allegata al modello ricevuto per posta.

Non devono compilare il modello D i liberi professionisti, che hanno meno di 40 anni, non sono tenuti a presentare il modello D se nel 2018 hanno avuto un reddito pari o inferiore a 4.602,00 euro (al netto delle spese sostenute per produrlo). Il limite di reddito sale a 8.499,03 per chi ha più di 40 anni (età a partire dalla quale si paga la Quota A per intero).  Questi importi, spiegano da ENPAM possono variare se l’iscrizione all’Albo o la cancellazione o infine il pensionamento sono avvenuti in corso d’anno.

I pensionati del Fondo di previdenza generale ENPAM che continuano a esercitare la libera professione devono fare la dichiarazione sempre a prescindere dall’importo del reddito.

Sanzioni    Per i liberi professionisti che non rientravano tra quelli interessati dalla proroga e dovevano inviare la dichiarazione entro il 31 luglio dovranno pagare una sanzione di 120 euro, stessa sanzione che sarà applicata agli altri professionisti che invieranno il modello D dopo il 30 settembre.  Sul sito ENPAM le informazioni e la documentazione necessaria.  Leggi l’articolo completo al LINK

https://www.enpam.it/comefareper/dichiarare-il-reddito-da-libera-professione/modellod

Agevolazioni per i colleghi in difficoltà con i contributi

In considerazione della mutata situazione economica del Paese e della categoria, l’Enpam ha ottenuto dai ministeri vigilanti di poter rivedere le sanzioni da applicare nei casi di morosità.

Gli iscritti in ritardo con il pagamento dovranno versare i contributi previdenziali con una maggiorazione del 3% annuo (invece che del 5,5% come previsto in precedenza); la maggiorazione resta dell’1% per chi paga la Quota B entro 90 giorni dalla scadenza.
Inoltre è stata cancellata la sanzione aggiuntiva del 4% per tutti coloro che chiedono di mettersi in regola spontaneamente prima che arrivi l’accertamento dell’Enpam.
In aggiunta a queste misure generali, la Fondazione ha deciso di venire incontro alle esigenze di colleghi in particolari difficoltà economiche. Concretamente è stata introdotta la possibilità, rimessa alla valutazione del Presidente dell’Ordine, di chiedere all’Enpam un’ulteriore dilazione del pagamento con un numero maggiore di rate.
Per poter usufruire di quest’agevolazione gli iscritti segnalati dovranno attivare l’addebito diretto dei contributi sul conto corrente. In questo modo, i colleghi che rispetteranno il nuovo piano di rateazione potranno tornare a una situazione di regolarità contributiva.

circolare_ordini_regime_sanzionatorio

facsimile_richiesta_dilazione_morosita_ex_art_10_comma_2_bis

regolamento_del_regime_sanzionatorio_del_fondo_di_previdenza_generale_per_invio_e_pubblicazione

Mutui Enpam tutto l’anno. La Fondazione estende i termini per richiedere un finanziamento sull’acquisto della prima casa o dello studio professionale. Accesso al credito facilitato per i giovani camici bianchi

(da www.enpam.it)    Da quest’anno diventa più semplice chiedere un mutuo all’Enpam. Il nuovo bando, al via dal 15 aprile, estende a quasi tutto il 2019 il periodo in cui si potrà presentare la propria domanda di finanziamento, con l’obiettivo di avvicinarsi alle necessità di medici e odontoiatri interessati all’acquisto di un’abitazione o di un ambulatorio.  Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha infatti deliberato di estendere fino a mezzogiorno del prossimo 29 novembre la scadenza per presentare la documentazione necessaria a stipulare un mutuo con Enpam.  L’esclusione del mese di dicembre permetterà agli uffici di gestire entro l’anno le ultime pratiche arrivate in novembre. Nei fatti, il servizio dei mutui erogati dalla Fondazione cambia volto, e si trasforma in una modalità “a sportello” che migliora la fruibilità da parte degli iscritti.

Leggi tutto

Maternità, dall’Enpam arriva il bonus bebè

(da enpam.it )  Con il 2019 torna il bonus bebè dell’Enpam. Le neomamme potranno contare su 1.500 euro in più per le spese di nido e babysitter nel primo anno di vita del bambino o dell’ingresso nel minore in famiglia, in caso di adozione e affidamento.  Si può fare richiesta per i nati dal 1° gennaio 2018 al 31 maggio 2019, data in cui si chiude il bando di quest’anno. I nati oltre questo termine verranno ricompresi nel bando del prossimo anno.  Il sussidio bambino, che si aggiunge all’indennità di maternità, può essere chiesto una sola volta per ciascun figlio. Per i gemelli, come negli anni precedenti, la Fondazione è pronta a staccare un doppio assegno (e, in qualche caso, anche triplo).  Per poter chiedere il sussidio il reddito familiare lordo annuo medio degli ultimi tre anni non può essere superiore 53.353,04 euro, cioè 8 volte il minimo Inps (6.669,13 euro).

Leggi tutto

Pensioni medici, novità per il riscatto agevolato. Ecco le indicazioni per i medici

(da Doctor33)   Da quest’anno c’è una nuova arma in più per i quarantenni contribuenti Inps: riscattare il periodo di laurea. Basta pagare 5240 euro per ogni anno di università e si conquista non solo maggiore anzianità, ma qualche soldino nel monte contributi. Lo prevede l’ultima versione del decreto legge 4/19 che il parlamento deve convertire in legge a fine marzo. Tuttavia, i medici -interessati a contribuire in ambito Inps solo se dipendenti del servizio sanitario o del privato – a conti fatti potrebbero trarre maggior giovamento dal riscatto della laurea in Enpam, che gli costa meno, o gli dà di più, e in certi casi offre entrambi i vantaggi.

Leggi tutto
1 10 11 12 13 14