Salute mentale. In Europa la situazione è allarmante.

Una persona su 6 soffre di un disturbo, ma una su 3 non riceve cure adeguate. Firmata a Parigi una dichiarazione congiunta tra 31 Paesi affinché la salute mentale “sia priorità in tutte le politiche pubbliche”. L’obiettivo è ambizioso: fare in modo che il benessere psicologico diventi una componente strutturale e trasversale di tutte le decisioni politiche, indipendentemente dal settore di riferimento, che si tratti di sanità, istruzione, giustizia, urbanistica o cultura. Leggi L’articolo completo al LINK

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Aspirina e prevenzione del tromboembolismo venoso

(da Univadis)  Il tromboembolismo venoso (TEV) comprende la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare (EP) ed è una complicanza nota e potenzialmente fatale dopo un trauma ortopedico, ma anche in altre condizioni ad alto rischio come l’immobilizzazione prolungata, le neoplasie maligne, i traumi, l’obesità e le patologie critiche con necessità di terapia intensiva.   Le linee guida cliniche raccomandano la terapia trombo-profilattica con eparina a basso peso molecolare o metodi di compressione meccanica per ridurre il rischio di morte e complicanze associate a TEV dopo lesioni ortopediche traumatiche, con raccomandazioni sulla durata del trattamento post-dimissione variabili in base al tipo di intervento chirurgico.   La recidiva di TEV può verificarsi dopo l’interruzione della terapia anticoagulante, anche successivamente al trattamento a lungo termine raccomandato di almeno tre mesi, per un rischio tromboembolico che spesso persiste oltre il periodo standard di terapia antitrombotica.

L’aspirina, secondo quanto suggeriscono i risultati di recenti studi e metanalisi, potrebbe rappresentare un’alternativa efficace alla trombo-profilassi con eparina a basso peso molecolare nei pazienti sottoposti ad artroplastica totale, con un profilo di sicurezza più favorevole. I risultati dello studio pragmatico PREVENT CLOT hanno rafforzato questa ipotesi dimostrando, nei pazienti con fratture degli arti trattate chirurgicamente o con qualsiasi frattura pelvica o acetabolare, come la trombo-profilassi con aspirina non fosse inferiore all’eparina a basso peso molecolare nel prevenire la mortalità e fosse associata a una bassa incidenza di TEV e EP, con una bassa mortalità a 90 giorni. Tuttavia, in letteratura esistono dati contrastanti riguardo al reale profilo rischio-beneficio dell’aspirina nella prevenzione del TEV.

Ruolo dell’aspirina nella prevenzione del TEV

Uno studio di revisione e metanalisi ha identificato inizialmente 5.527 report, di cui 5.522 sono stati esclusi, lasciando 5 RCT da includere, per un totale di 68.554 pazienti, di cui 34.274 sono stati assegnati al trattamento con aspirina e 34.280 al controllo con placebo. L’endpoint primario della meta-analisi era l’incidenza di TEV sintomatica di nuova diagnosi, inclusi TVP ed EP. Gli endpoint secondari includevano mortalità per tutte le cause, mortalità cardiovascolare, mortalità correlata a TEV, sanguinamenti maggiori e altri esiti di sicurezza come ictus, ictus emorragico ed eventi avversi cardiovascolari maggiori.

Sintesi dei risultati della metanalisi

L’aspirina (100-160 mg) ha ridotto il rischio di TEV del 20%, di TVP del 18%, di EP del 21% e di mortalità correlata a TEV del 56% rispetto al placebo.

L’aspirina a basso dosaggio (100 mg) non ha ridotto significativamente la TEV, la TVP o l’EP rispetto al placebo.

L’aspirina (100-160 mg) è stata associata a un aumento del sanguinamento complessivo del 13% e del sanguinamento maggiore del 18%, senza aumentare i tassi di trasfusione, rispetto al placebo.

Anche l’aspirina a basso dosaggio (100 mg) ha aumentato il rischio di sanguinamento nel contesto della prevenzione della TEV rispetto al placebo.

L’analisi del rapporto NNTB/NNTH (number needed to treat to benefit and to harm) per livelli di rischio basale basso, moderato e alto ha confermato un profilo beneficio/rischio favorevole della terapia prolungata con aspirina nella prevenzione del TEV.

Punti di attenzione per la pratica 

La terapia prolungata con aspirina (da 100 a 160 mg) riduce significativamente il rischio di TEV, TVP ed EP rispetto al placebo, soprattutto nella prevenzione primaria nei pazienti chirurgici.

L’aspirina è efficace nel ridurre il rischio di TEV provocato, incluse TVP ed EP, e mostra un beneficio significativo per il TEV non provocato.

L’aspirina a basso dosaggio (100 mg) non riduce significativamente il rischio di TEV, TVP o EP.

L’aspirina non ha alcun impatto sulla mortalità complessiva o cardiovascolare, tuttavia riduce significativamente la mortalità correlata a TEV .

L’uso di aspirina a qualsiasi dosaggio aumenta il rischio di sanguinamento, ma non aumenta il fabbisogno trasfusionale.

L’aspirina, dai risultati della metanalisi, potrebbe avere un ruolo nella trombo-profilassi in pazienti selezionati, soprattutto quando l’anticoagulazione è controindicata o rifiutata. Tuttavia, l’aumentato rischio emorragico sottolinea l’importanza di un’attenta selezione e monitoraggio dei pazienti.

 

Morbillo, Iss: casi in aumento in Italia. Quasi il 90% non vaccinato

(da Doctor33)   Il morbillo continua a circolare nel nostro Paese, con 334 casi registrati dall’inizio dell’anno. Nel mese di maggio 2025, nello specifico, si registra un nuovo aumento del numero di casi, con 65 segnalazioni, quasi il doppio rispetto ad aprile (37 casi). Questo incremento, che potrebbe essere legato agli spostamenti durante le festività recenti, rappresenta un dato preoccupante con l’avvicinarsi della stagione estiva e delle vacanze: il 20% dei casi segnalati tra gennaio e maggio 2025 è stato infatti associato a viaggi internazionali, un dato in aumento rispetto al 18% del periodo precedente”. È quanto emerge dal numero di giugno 2025 del bollettino periodico ‘Morbillo & Rosolia News’, curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia dell’Istituto superiore di sanità (Iss).

“Lo stato vaccinale – si legge – è noto per 313 dei 334 casi segnalati nel 2025 e in 275 casi (quasi il 90%) le persone colpite risultavano non vaccinate. In circa un terzo dei casi, 108, è stata riportata almeno una complicanza: tra le più frequenti epatite o aumento delle transaminasi e polmonite, ma si sono verificate anche cheratocongiuntivite, diarrea, insufficienza respiratoria, stomatite, trombocitopenia, laringotracheobronchite, otite, e convulsioni. Sono stati segnalati 3 casi di encefalite, rispettivamente in 2 adulti e in 1 preadolescente, tutti non vaccinati”, avvertono gli esperti.

Con supporto psicologico meno visite e meno farmaci

(da AGI)  Le persone che hanno intrapreso un percorso di supporto psicologico (di almeno sei mesi) hanno dichiarato una riduzione nell”utilizzo di prestazioni sanitarie, tra cui accessi al pronto soccorso, visite specialistiche ed esami di laboratorio. Questi sono i risultati di una ricerca condotta da Unobravo, società benefit e leader nel settore della psicologia online in Italia, con il Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica e Salute dI Sapienza Università di Roma. Si tratta di dati preliminari dai quali emerge una significativa relazione tra l”avvio di un percorso di supporto psicologico e l”utilizzo dei servizi sanitari con ricadute nell”ambito della salute psicofisica. Il progetto ha coinvolto 3.460 persone che avevano intrapreso con Unobravo un percorso psicologico della durata minima di sei mesi. A ciascun partecipante è stato richiesto, tramite un questionario, di indicare con quale frequenza avesse fatto ricorso, nei tre mesi precedenti all”inizio dell”intervento e negli ultimi tre mesi, a diverse prestazioni sanitarie: accessi al pronto soccorso, visite specialistiche, esami diagnostici e assunzione di farmaci. L”analisi del campione considerato mostra una variazione statisticamente significativa in vari ambiti di utilizzo di alcuni dei più comuni servizi sanitari.

 

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un problema che coinvolge milioni di persone. Leggi L’articolo completo al LINK

https://www.sanitainformazione.it/advocacy-e-associazioni/disabilita-il-decreto-tariffe-lascia-le-persone-senza-carrozzina-fish-cosi-lo-stato-abbandona-i-piu-fragili/

 

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