STUDI MEDICI CARPENA ricerca medico

stiamo cercando  medici di base  x gli” STUDI MEDICI CARPENA” via brandi 54  forli .  Negli ambulatori di nuova costruzione , è gia
presente  un medico di base  con attivita gia avviata  . la zona e gia da tempo  scoperta x questo servizio , servita da  una farmacia di nuova istituzione quindi dagli abitanti di carpena e dintorni  è fortemente sentita la nrcessita di medici che possano coprire questo quartiere in via di espansione questi i numeri a cui fare eventuale riferimento

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CORDIALI SALUTI  fabiana ponti

Codice della strada, Salvini: chi assume farmaci prescritti può guidare

(da DottNet)     “Chi sta usando i farmaci sotto prescrizione medica può tranquillamente guidare. Come faceva l’anno scorso”. Lo ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, durante una ‘diretta social’.  “Ovviamente ci sono farmaci che impediscono di guidare nelle ore successive – ha aggiunto – però esattamente come l’anno scorso chi prende dei farmaci oncologici, chi prende farmaci con dei cannabinoidi, chi ha farmaci con oppiacei, ovviamente con prescrizione medica, può tranquillamente guidare”. “Abbiamo istituito un tavolo tecnico proprio per andare incontro alle centinaia di migliaia di pazienti che dietro somministrazione medica usano dei farmaci” ha concluso.

Asl condannata per cure non volute, 84enne non riusciva più a parlare, mangiare e bere

(da DottNet)    Il tribunale di Trieste ha condannato l’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) «per il mancato rispetto delle decisioni di un paziente, rappresentato dalla figlia, sua amministratrice di sostegno», il quale aveva esercitato il diritto a rifiutare le cure anche se salvavita.  Lo rende noto l’associazione Luca Coscioni. Il caso – riporta la nota – riguarda Claudio de’ Manzano, 84 anni, colpito da ictus nel dicembre 2018. «Ricoverato presso la Stroke Unit dell’Ospedale di Cattinara di Trieste, è rimasto gravemente leso nella parte destra del corpo, non riusciva a parlare, a mangiare né a bere autonomamente ed era nutrito e idratato artificialmente.

De’ Manzano aveva espresso con chiarezza la volontà di non proseguire trattamenti sanitari. Nonostante tale volontà fosse stata ribadita dalla figlia, Asugi ha continuato a somministrare cure non volute e ha opposto resistenza alla richiesta di sospensione delle stesse e di dimissioni del paziente negando così il suo trasferimento presso altra struttura».  La sentenza ha riconosciuto «la violazione da parte di Asugi del diritto costituzionale all’autodeterminazione in ambito terapeutico» e ha condannato l’azienda al risarcimento dei danni patiti per 25mila euro. «Il presidente Fedriga chieda scusa a nome della Regione e si adoperi affinché nulla del genere si ripeta in futuro – affermano Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretaria nazionale dell’associazione Coscioni -, questa decisione rappresenta un trionfo per i diritti di qualsiasi cittadina o cittadino nella scelta di come affrontare le fasi finali della propria vita». La decisione del tribunale di Trieste, fa loro eco Giovanna Augusta de’ Manzano, figlia di Claudio, «rende giustizia anche a tutti coloro che quotidianamente non vengono rispettati nelle loro ultime volontà sanitarie».

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