Bilancio Sociale Enpam 2024. In Italia più medici donne che uomini

(da enpam.it)    Le donne medico in attività sono più dei loro colleghi uomini. La tendenza già in atto da diversi anni, si è definitivamente consolidata statisticamente facendo segnare uno storico sorpasso.
È questo uno dei dati più rilevanti contenuti nel Bilancio Sociale 2024 dell’Enpam, l’ente previdenziale di medici e odontoiatri. Nel documento si evidenzia come il rapporto di genere nella professione medica e odontoiatrica, si sia attestato al 50,1 per cento per la componente femminile contro il 49,9 per cento dei maschi (dato rilevato al 31 dicembre 2023). Il sorpasso riguarda l’intera platea dei medici e dei dentisti in attività in Italia, cioè tutti i professionisti che contribuiscono alla Quota A Enpam.
Il vantaggio a favore delle donne è destinato inevitabilmente a crescere ulteriormente nei prossimi anni se si considera che tra i camici bianchi che hanno iniziato la professione medica o odontoiatrica nel 2023 (nuovi iscritti alla Quota A Enpam), ben il 59 per cento è donna a fronte del 41 per cento di uomini.

“Il futuro della professione medica e il destino stesso del Servizio sanitario nazionale si scriveranno con l’azione delle donne e con la loro capacità di prendersi cura. Una sfida importante che potrà diventare chance di rilancio per il Paese e per la società” ha commentato Alberto Oliveti, presidente dell’Enpam.
Nel nuovo Bilancio sociale dell’ente di previdenza dei medici e dei dentisti non si parla però solo di femminilizzazione della professione. Il primo capitolo è dedicato a raccontare l’identità e la natura giuridica della Fondazione. Inoltre, vengono descritti i suoi organi di funzionamento e il suo modello organizzativo e di controllo.
Si passa poi, nel secondo capitolo, a descrivere l’organizzazione dei fondi di previdenza con un focus sulle guide dedicate al percorso professionale dei medici dalla laurea alla pensione.
La terza parte del Bilancio sociale è invece dedicata all’assistenza. In questo capitolo vengono presentati tutti i sussidi erogati dalla Fondazione, le tutele garantite in caso delle sempre più ricorrenti calamità naturali, le borse di studio assegnate agli studenti. E ancora: l’assistenza sanitaria, le convenzioni finanziarie e commerciali, l’accesso al credito agevolato, con particolare riguardo ai mutui Enpam.
L’ultimo capitolo è riservato a sottolineare l’impegno dell’Enpam nel mettere in campo pratiche in linea con la sostenibilità. Si va dagli investimenti ESG a quelli mission related, passando per l’approccio One Health. Tra i vari focus presenti in questa parte del Bilancio Sociale, c’è quello dedicato alla piattaforma digitale Tech2Doc, che guarda alla medicina del futuro.

Il bilancio sociale è consultabile a questo LINK https://www.enpam.it/bilancio-sociale-2024/

Forlì. Ricerca medici per manifestazioni sportive

Buongiorno:

sono Gabriele Obino, referente per educazione fisica e motoria dell’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato agli studi) di Forlì.

Vorrei chiedere la possibilità di essere contattato dai Medici vostri iscritti al fine di poter garantire adeguata assistenza sanitaria per tutte le manifestazioni sportive che questo Ufficio organizza durante l’anno scolastico per le Competizioni Sportive Scolastiche (indicativamente tra i 25 e 30 eventi ogni anno).

recapiti telefonici: Ufficio: 0543.451351

 

ONSEPS QUESTIONARIO CONTRO VIOLENZA MEDICI E ODONTOIATRI 2024

L’ONSEPS, nell’ottica della fattiva collaborazione e al fine di procedere alla rilevazione dei dati utili alla stesura della Relazione ONSEPS 2024, ha predisposto, come per lo scorso anno, un apposito questionario che ciascun Ordine territoriale dovrà somministrare ai rispettivi iscritti.

Le risposte al questionario, compilato dagli iscritti in forma anonima – entro il 31 ottobre p.v. –, confluiranno sulla piattaforma predisposta dalla FNOMCeO e saranno raccolte in un unico database che la FNOMCeO stessa trasmetterà all’Ufficio di coordinamento e supporto dell’ONSEPS, come richiesto dal Ministero.

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Consulta regionale professioni sanitarie e sociosanitarie – CRPSS: Comunicazione – Aggiornamento Sito – Disponibilità modulo 8bis aggiornato su Accesso Unita

Gent.me e gent.mi,

siamo felici di comunicare che il modulo 8bis aggiornato alle ultime disposizioni del 30/09/2024 è disponibile sulla piattaforma Accesso Unitario\Suap-ER, e dovrà essere utilizzato per tutte le Comunicazioni che si intendono presentare entro il 31/12/2024.

Parimenti è stata aggiornata la pagina Autorizzazione dell’attività sanitaria — Salute (regione.emilia-romagna.it) in cui è possibile reperire il testo della nota interpretativa PG 30/09/2024.1090990.U a firma del dott. Mattia Altini, Coordinatore regionale per l’autorizzazione e l’accreditamento, e la nota proroga termini PG.30/09/2024.1095375.U a firma del Direttore generale Ing. Luca Baldino.

Si coglie l’occasione per ribadire che tutte le Comunicazione di Svolgimento di Attività Sanitaria devono essere compilate/inviate esclusivamente tramite la piattaforma Accesso Unitario\Suap-ER. Accesso Unitario | Area Personale (lepida.it)

Si informa che il modulo 8 bis aggiornato, presente sulla piattaforma accesso unico, dovrà essere utilizzato per tutte le Comunicazioni relative alle tre casistiche individuate per l’anno 2024:

  • degli studi esistenti al 20/12/2023 a norma della DGR 1919/2023 (che possono fruire delle deroghe ai requisiti strutturali e delle proroghe temporali).
  • degli studi equiparati agli esistenti anche se avviati dopo il 20/12/2023 ed entro il 31/12/2024 (laddove siano in grado di esibire un documento utile a dimostrare di avere avviato le pratiche per l’apertura dello studio prima del 20/12/2023: rogito di acquisto, compromesso, contratto di affitto, concessione edilizia, etc.) che possono fruire delle deroghe ai requisiti strutturali al pari degli esistenti a seguito della nota interpretativa PG. 30/09/2024.109.0990.U e delle proroghe temporali sempre al pari degli esistenti a seguito della nota proroga termini del 30/09/2024.109.5375.U,
  • degli studi nuovi (che NON hanno titolo per essere equiparati agli esistenti) avviati dopo il 20/12/2023 o in corso di avvio entro il 31/12/2024 che fruiscono solo della proroga termini: al 31/12/2024, per presentare la Comunicazione a prescindere da quando hanno avviato lo studio; al 31/12/2025 per eseguire i lavori strutturali non derogabili, non presenti al momento dell’avvio, ma richiesti dalla DGR.1919/2023. e/o nota interpretativa PG. 30/09/2024.109.0990.U (es. dimensioni studio richiesti 12mq, non derogabile !)

Si informa, inoltre, che a partire dall’01/01/2025 il modulo 8bis non sarà più accessibile, e che sarà disponibile solo il modulo 8 per gli studi nuovi avviati a decorrere dal 1/1/2025, i quali dovranno presentare la Comunicazione di Svolgimento di Attività Sanitaria precedentemente all’avvio dello studio e possedere, altresì, al momento della Comunicazione tutti i requisiti strutturali richiesti per gli studi e per il profilo professionale dell’attività sanitaria concretamente resa.

N.B. Le Comunicazioni già regolarmente presentate dai professionisti sanitari sono da intendersi a tutti gli effetti valide e non vanno ripresentate.

Si invia per facilitare la visione delle modifiche apportate, il modulo 8bis aggiornato che va compilato solo nella versione online sulla piattaforma Accesso Unitario\Suap-ER. Accesso Unitario | Area Personale (lepida.it)

Ringraziandovi sentitamente, anche a nome dei colleghi della Direzione e del Coordinatore regionale per l’autorizzazione e l’accreditamento, dott. Mattia Altini, per il proficuo e fondamentale lavoro fatto insieme in seno alla Consulta, rimaniamo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e si coglie l’occasione per salutare cordialmente.

Marilena Fabbri

ModuloBianco_8bis aggiornato al 30_09_2024

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Marilena FABBRI

Responsabile

Rapporti con la cittadinanza e associazioni di utenti

Area Diritti del malato e rapporti con l’associazionismo

Direzione Generale Cura della persona, Salute e Welfare

Regione Emilia-Romagna

Viale Aldo Moro, 21 – 40127 Bologna

L’orario di assunzione degli antipertensivi non conta

(da Univadis)    Due nuovi studi hanno confermato che l’ora del giorno non è importante quando si tratta di assumere farmaci antipertensivi.  Entrambi gli studi BedMed e BedMed-Frail, presentati al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC), non hanno mostrato alcuna differenza in termini di mortalità o eventi cardiovascolari tra i pazienti che assumono i farmaci antipertensivi di notte e quelli che li assumono al mattino.  Il momento in cui assumere i farmaci per abbassare la pressione sanguigna è diventato un problema quando i ricercatori spagnoli hanno riportato i risultati dello studio MAPEC del 2010 e dello studio Hygia Chronotherapy del 2019, che hanno mostrato una forte riduzione degli eventi cardiovascolari quando i farmaci antipertensivi venivano assunti al momento di coricarsi rispetto al mattino.  Per verificare se questi risultati potessero essere confermati, altri gruppi hanno condotto studi simili.  I risultati del primo di questi, lo studio TIME del 2022, non hanno mostrato alcuna differenza negli esiti tra il dosaggio antipertensivo mattutino e quello notturno.  Ora i due studi BedMed mostrano lo stesso risultato, il che dovrebbe risolvere la questione, ha dichiarato Scott Garrison, dell’Università di Alberta a Edmonton, Canada, che è stato il ricercatore principale di entrambi gli studi.

“Siamo il secondo dei due gruppi di ricercatori indipendenti a confutare i risultati del gruppo spagnolo. Penso che ora possiamo affermare con sicurezza che i benefici e i rischi dei farmaci antipertensivi non variano in base all’ora in cui vengono utilizzati”, ha dichiarato.  La questione di quando assumere i farmaci antipertensivi è nata dall’osservazione che una pressione sanguigna elevata durante la notte comporta un rischio maggiore di infarto e ictus rispetto a una pressione sanguigna elevata durante il giorno, ha spiegato Garrison. Ciò ha portato a suggerire che l’assunzione di un antipertensivo al momento di coricarsi potrebbe fare un lavoro migliore per abbassare la pressione sanguigna notturna, il che potrebbe tradursi in una riduzione degli eventi cardiovascolari.

Lo studio BedMed      Nello studio BedMed, 3357 pazienti ipertesi in Canada sono stati assegnati in modo casuale al dosaggio mattutino o notturno dei loro farmaci antipertensivi. La maggior parte dei pazienti assumeva uno (54%) o due (33%) farmaci antipertensivi una volta al giorno. Lo studio BedMed-Frail aveva un disegno simile, ma coinvolgeva 776 pazienti di 17 case di riposo di Alberta. In entrambi gli studi sono stati esclusi i pazienti con una storia di glaucoma.  Entrambi gli studi non hanno evidenziato alcun danno, ma nemmeno alcun beneficio, dall’assunzione di antipertensivi al momento di coricarsi piuttosto che al mattino. L’esito primario di entrambi gli studi era la morte o l’ospedalizzazione per sindrome coronarica acuta, ictus o insufficienza cardiaca.

Nello studio BedMed, durante un periodo di follow-up fino a 6 anni, un numero maggiore di pazienti che assumevano i farmaci al momento di coricarsi rispetto al mattino ha sperimentato un evento di esito primario (9,7% vs 10,3%; hazard ratio [HR], 0,96; 95% CI, 0,77-1,19).  Nello studio BedMed-Frail, che ha avuto un periodo di follow-up fino a 42 mesi, i tassi di eventi di esito primario sono stati del 40,6% nel gruppo con dosaggio al momento di coricarsi e del 41,9% nel gruppo con dosaggio al mattino (HR, 0,88; 95% CI, 0,71-1,11).  Non è stata riscontrata alcuna differenza tra il dosaggio al mattino e quello al letto in termini di eventi di sicurezza, tra cui ipotensione posturale, cadute ed effetti avversi legati alla vista e alla cognizione.

“Nell’insieme, gli studi BedMed, insieme al TIME, risolvono l’incertezza sull’opportunità di promuovere attivamente la prescrizione di antipertensivi al momento di coricarsi, e dimostrano che non dovrebbe farlo”, ha dichiarato Garrison.  Le persone dovrebbero assumere i loro antipertensivi all’ora a loro più congeniale”, ha aggiunto.  Alcuni farmaci hanno effetti collaterali legati alla tempistica. “Per esempio, è più probabile che i bloccanti del calcio causino gonfiore alle caviglie se usati al mattino, mentre è più probabile che i diuretici facciano svegliare i pazienti durante la notte per urinare se assunti al momento di andare a letto”.  Inoltre, alcune persone potrebbero voler assumere i farmaci per la pressione sanguigna a un’ora particolare, in modo da poterli prendere tutti insieme.  “I nostri risultati suggeriscono che i tempi di assunzione dei farmaci per la pressione arteriosa possono essere regolati nel modo che le persone preferiscono e che i farmaci dovrebbero essere presi quando è più conveniente e meno probabile che vengano dimenticati”, ha detto Garrison.

Argomento estremamente controverso        L’orario di somministrazione dei farmaci antipertensivi è stato un argomento estremamente controverso negli ultimi anni, ha dichiarato Isla Mackenzie, dell’Università di Dundee, Regno Unito, che è stata discussant degli studi BedMed alla sessione ESC Hotline. Gli studi MAPEC e Hygia hanno mostrato “quello che molti considerano un beneficio non plausibile” sugli esiti cardiovascolari con il dosaggio notturno degli antipertensivi. Tuttavia, i metodi di questi studi sono stati messi in discussione. Nello studio TIME, non è stata riscontrata alcuna differenza tra la somministrazione di antipertensivi al mattino e a letto in termini di endpoint primario composito di morte cardiovascolare, infarto del miocardio e ictus; l’HR di 0,95 era molto simile a quello riportato negli studi BedMed.  “Entrambi gli studi BedMed sono stati ben progettati e ben condotti e avevano endpoint di sicurezza molto rilevanti. È positivo che lo studio BedMed-Frail sia stato condotto su pazienti provenienti da case di riposo, una popolazione poco servita”, ha detto Mackenzie.  Con tre studi che mostrano risultati simili, “consiglio ai miei pazienti di assumere i loro farmaci antipertensivi a un’ora regolare della giornata, quando si ricorderanno meglio di prendere le compresse”, ha detto Mackenzie.

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