Vaccini e scuola.L’Emilia Romagna tira dritto: “Non ci sarà alcun rinvio dell’obbligo”
Ad annunciarlo l’assessore Venturi: “Se il Parlamento dovesse approvare la proroga di un anno, che ci vede contrari, varrebbe comunque la legge regionale: non possiamo permetterci di vanificare gli straordinari risultati raggiunti”. E sulle autocertificazioni aggiunge: “Attraverso l'anagrafe vaccinale regionale, possibili i controlli sui casi dubbi che ci dovessero essere segnalati”. Leggi l'articolo completo al LINK
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=65050&fr=n
Infettivologi, urge nuovo Piano nazionale contro zanzare e zecche
Odontoiatria. Iandolo (Cao): “Le società devono essere iscritte all’Ordine, altrimenti il paziente non viene tutelato”
Certificati di malattia online, ecco il vademecum Inps
Vaccini. Arriva l’Anagrafe nazionale. Ecco lo schema di decreto trasmesso alla Stato Regioni
Grillo a Regioni: stop concorso medicina generale e riaprire bandi
L’aumento di peso dopo l’abbandono del fumo non attenua i benefici complessivi
(da Quotivadis) In 3 coorti di soggetti, si osserva un temporaneo aumento del rischio di diabete di tipo 2 (DM2) tra coloro che aumentano di peso dopo avere smesso di fumare. Il rischio di mortalità per cause vascolari e per ogni causa per coloro che hanno smesso di fumare diminuisce anche se hanno registrato un aumento di peso; la riduzione del rischio ha un picco 10-15 anni dopo l’abbandono del fumo e poi si mantiene costante. Descrizione dello studio - Sono stati utilizzati i dati di 3 studi di coorte (Nurses’ Health Study, Nurses’ Health Study II, Health Professionals Follow-up Study). Sono stati identificati i soggetti che hanno dichiarato di avere smesso di fumare e ne è stata valutata la variazione di peso corporeo dopo quell’evento. È stato calcolato il rischio di diabete di tipo 2 (DM2), mortalità per causa cardiovascolare e mortalità per ogni causa. Fonte di finanziamento: National Institutes of Health. Risultati principali - Il rischio di DM2 è più alto per coloro che hanno smesso di fumare da meno di 6 anni rispetto ai fumatori, ha un picco 5-7 anni dopo l’abbandono del fumo e poi decresce gradualmente. Il temporaneo aumento di rischio di DM2 è direttamente proporzionale all’aumento di peso: HR 1,08 per chi non è aumentato di peso; HR 1,15 per chi è aumentato di 0,1-5,0 Kg; HR 1,36 per chi è aumentato di 5,2-10,0 Kg; HR 1,59 per chi è aumentato di più di 10 Kg. Rispetto ai fumatori, il rischio di morte per causa cardiovascolare è più basso per chi ha smesso di fumare di recente (<6 anni), anche se è aumentato di peso: HR 0,69 per chi non è aumentato di peso; HR 0,47 per chi è aumentato di 0,1-5,0 Kg; HR 0,25 per chi è aumentato di 5,2-10,0 Kg; HR 0,33 per chi è aumentato di più di 10 Kg. Rispetto ai fumatori, il rischio di morte per causa cardiovascolare è più basso anche per coloro che hanno smesso di fumare da più di 6 anni (HR 0,50); la riduzione del rischio ha un picco 10-15 anni dopo l’abbandono del fumo e poi si mantiene costante. Associazioni simili sono state osservate per la mortalità per ogni causa. La popolazione arruolata dai 3 studi è abbastanza omogenea (professionisti di etnia caucasica senza gravi problemi di salute) e questo potrebbe limitare la generalizzabilità dei risultati. Perché è importante - Non sono chiare le conseguenze dell’aumento di peso che si osserva frequentemente nei soggetti che smettono di fumare. Questo aumento di peso comporta un temporaneo aumento del rischio di DM2, che tende a diminuire nel tempo, tuttavia non contrasta la riduzione persistente del rischio di mortalità per cause cardiovascolari e per ogni causa. Il medico dovrebbe trasferire questa informazione ai fumatori intenzionati a smettere, ma preoccupati dal possibile aumento di peso. (Hu Y, Zong G, et al. Smoking cessation, weight change, type 2 diabetes, and mortality. New England Journal of Medicine 2018;379:623-32. doi:10.1056/NEJMoa1803626)
In caso di disfunzione erettile serve consultare anche un cardiologo
(da M.D. Digital) La presenza di disfunzione erettile (DE) indica un maggior rischio cardiovascolare, indipendentemente da altri fattori di rischio quali ipercolesterolemia, fumo, ipertensione arteriosa: sono le conclusioni di uno studio apparso su Circulation. Lo studio, durato 4 anni, ha monitorato la salute cardiaca di circa 1.900 uomini arruolati dal Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis, di età compresa tra 60 e 78 anni, con e senza impotenza vascolare, mettendo in evidenza che gli uomini con disfunzione erettile vascolare-correlata, non emotiva, hanno il doppio delle probabilità di subire infarto, ictus o morte cardiaca improvvisa. L'ampiezza dell'effetto è stata sorprendente per gli autori e i risultati suggeriscono che, nei pazienti che soffrono di DE, i medici dovrebbero gestire in modo aggressivo la presenza di eventuali altri rischi cardiovascolari come l'ipertensione o l'ipercolesterolemia. Il legame tra DE e malattie cardiache sembra essere "una strada a doppio senso", hanno commentato gli autori, dato che gli uomini che hanno avuto un attacco di cuore sembrano essere esposti a un rischio maggiore di DE. Le dimensioni di questa associazione non sono certo trascurabili visto che i ricercatori hanno osservato che circa 1 uomo su 5, di età superiore ai 20 anni, ha problemi a sostenere l'erezione. L'impotenza di origine vascolare, a differenza dell'impotenza correlata all'ansia o ad altre preoccupazioni psicologiche, può essere un sintomo di disfunzione cardiovascolare subclinica. La DE è spesso associata a uno stato di cattiva salute cardiovascolare, ma si pensava che fosse una conseguenza della presenza di obesità, ipertensione o diabete, mentre questo studio ha sottolineato che la DE da sola è un fattore di rischio significativo. Inoltre, la sua presenza segnala un aumento indipendente del rischio di depressione e di uso di farmaci e questo sembra negare le teorie secondo cui la depressione o il suo trattamento potrebbero spiegare qualsiasi legame tra impotenza e malattie cardiache. Durante il follow-up si sono verificati in totale 115 attacchi cardiaci, ictus, arresti cardiaci e morti improvvise e la percentuale maggiore di eventi si è verificata negli uomini che soffrivano di DE: 6.3% versus 2.6% dei soggetti sessualmente sani. Dopo aggiustamento dei risultati per potenziali fattori di rischio confondenti, il livello di rischio è rimasto sostanzialmente invariato: gli uomini con disfunzione erettile hanno un rischio quasi raddoppiato di subire eventi cardiovascolari. (Uddin SMI, et al. Erectile Dysfunction as an Independent Predictor of Future Cardiovascular Events: The Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis. Circulation 2018; Https://doi.org/10.1161/CIRCULATIONAHA.118.033990)
Tumori: erbicida pericoloso in prodotti per colazione bimbi
Prova di esame per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2018/2021 della Regione Emilia-Romagna
UNIPOL ARENA
Via Gino Cervi n. 2, Casalecchio di Reno (BO)
I candidati sono convocati per le ore 08:00, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità. Ogni candidato al momento della registrazione deve consegnare al personale addetto tutti gli oggetti personali (borsa, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie nonché apparecchi informatici e telefonini cellulari o altri mezzi di trasmissione a distanza di qualsiasi tipo e natura) e trattenere con sé solo il documento di identità. Terminata la propria registrazione, il candidato deve seguire le indicazioni del personale di vigilanza, sedersi nella postazione che gli verrà indicata e riporre sul banco il proprio documento di identità per i successivi controlli. Il Responsabile del Servizio Luca BarbieriEssere genitori. Si può insegnare a sbagliare, e a chiedere scusa
Scarsa massa ossea nelle adolescenti che fanno uso regolare di alcolici
(da Fimmg.org) Secondo un recente studio pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs, le adolescenti che fanno uso regolare di bevande alcoliche potrebbero non riuscire a raggiungere il loro picco di massa ossea. Lo studio, su 87 studentesse universitarie, ha rilevato che un frequente binge drinking (assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell'ubriachezza e praticata generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana) porta a una scarsa massa ossea a livello di colonna vertebrale. I risultati si basano su studentesse di college di età compresa tra i 18 e i 20 anni, un periodo in cui, la massa ossea dovrebbe ancora aumentare; le donne, infatti, raggiungono generalmente la loro massima densità ossea vertebrale tra i 20 e i 25 anni. Le partecipanti allo studio hanno risposto a questionari su alcuni fattori dello stile di vita e sono state sottoposte a misurazioni della loro densità ossea lombare: quando si trattava di alcol, alle donne veniva chiesto di ripensare alle scuole superiori e di riferire quanto spesso si erano “ubriacate”, con quattro o più drink nel corso di due ore. I risultati indicavano che le donne che si erano “ubriacate” frequentemente –almeno 2 volte al mese- dalla scuola superiore, avevano una massa ossea inferiore rispetto alle loro coetanee. I risultati dello studio ampliano una ricerca precedente che collegava il consumo di alcolici a una riduzione della massa ossea e a un rischio di frattura più elevato nei soggetti anziani, suggerendo che i danni ossei potrebbero essere collegati al consumo precoce di alcool. Inoltre, precedenti ricerche su animali hanno suggerito che l'alcol ostacolava lo sviluppo corretto delle ossa nei giovani. “Qualsiasi cosa impedisca a una giovane donna di raggiungere il suo picco di massa ossea probabilmente aumenterà le sue probabilità di sviluppare osteoporosi”, dice Joseph LaBrie, Ph.D., professore di psicologia della Loyola Marymount University, di Los Angeles. Per ora, i risultati dello studio offrono alle ragazze e alle giovani un motivo in più per evitare il binge drinking e, ai genitori, ulteriore sostegno per cercare di ritardare l'inizio del consumo di alcol da parte degli adolescenti. "Quando consideriamo la salute delle ossa", conclude LaBrie, "parliamo sempre di esercizio fisico, calcio, vitamina D e di non fumare. Potremmo anche aver bisogno di parlare di evitare il binge drinking".
(Joseph W. Labrie et al. Journal of Studies on Alcohol and Drugs, 2018; 79 (3): 391.)
La cannabis fa male ai denti, dà carie e tumori
Vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza. Ecco il testo della circolare del Ministero della Salute
(da Fimmg.org) Emanata dal ministero della Salute la circolare sulle vaccinazioni raccomandate per le donne in età fertile e in gravidanza. Si tratta di un utile strumento di orientamento che aiuterà i professionisti, e in particolare noi medici di famiglia, rispetto all'offerta vaccinale per le diverse fasi della vita delle donne. La circolare riassume tutte le indicazioni vaccinali e le controindicazioni presenti durante la gravidanza e rappresenta un prezioso supporto per il medico di famiglia che ha il compito di individuare per ciascuna paziente un piano di prevenzione personalizzato che porti alla proposta della vaccinazioni più appropriate in relazione all’età, alla condizione ed ai bisogni di salute. La circolare ministeriale, che recepisce le osservazioni del Nitag (Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni), arriva inoltre a pochi giorni dalle tragiche morti di due neonate per Pertosse che hanno drammaticamente portato in evidenza sia l'importanza dei vaccini sia quella di offrire informazioni chiare e un adeguato orientamento alla donne in età fertile ed in gravidanza sulle offerte vaccinali oggi disponibili. Leggi la circolare completa al LINK
Sigarette elettroniche: probabilmente meno dannose, ma non innocue
(da Univadis) Messaggi chiave Le prove disponibili suggeriscono che le sigarette elettroniche (e-cig) sono meno dannose delle sigarette tradizionali, ma non sono prive di effetti biologici. Rispetto ai non fumatori, adolescenti e giovani adulti che utilizzano le e-cig possono soffrire di sintomi respiratori e hanno una probabilità più alta di iniziare a fumare sigarette tradizionali. Non ci sono prove che sostengano o sconsiglino l’uso delle e-cig come strumenti per smettere di fumare.
Biotestamento, Consiglio di Stato risponde ai quesiti. Si avvicina l’attuazione
Quando ci decideremo ad abolire il termine “medico di base”?
(da Quotidiano Sanità) Gentile direttore, la settimana scorsa ho assistito ad alcune sedute di laurea in medicina della mia università durante le quali i laureandi hanno esposto i risultati dei loro lavori. Alcune tesi di laurea facevano riferimento alla medicina generale e ai medici di medicina generale (MMG). Nessuno dei candidati ha inserito nella presentazione la locuzione “medico di base”. Il motivo è semplice: parlare di “medico di base” in sede universitaria espone il candidato ad una pessima figura con i membri della commissione perché questa terminologia, così come la classificazione di diabete del bambino e dell’adulto, è desueta e non è consona all’ambiente accademico. Leggi la notizia completa al LINK
http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=64524&fr=n
DDL dignità, tessera sanitaria per slot
(da AdnKronos Salute) - Per giocare alle slot sarà necessario inserire la tessera sanitaria, come già per acquistare le sigarette nei distributori automatici. Nell'ambito del dibattito sul Decreto dignità, le Commissioni Finanze e Lavoro della Camera hanno approvato una proposta di modifica che prevede, entro il 2020, l'adeguamento degli apparecchi di intrattenimento alla nuova disciplina.
L'emendamento, approvato da maggioranza e opposizione, stabilisce che "l'accesso agli apparecchi di intrattenimento è consentito esclusivamente mediante l'utilizzo della tessera sanitaria al fine di impedire l'accesso ai giochi da parte dei minori".
Aids: segnali allarmanti di riaccensione della pandemia globale
(da DottNet) I finanziamenti per le cure e gli interventi di prevenzione sono in flessione marcata quasi in tutto il mondo, mentre l’epidemia sta tornando a crescere. L’allarme espresso da UNAIDS (l’agenzia delle Nazioni Unite dedicate a HIV/AIDS) in occasione della Conferenza internazionale in corso ad Amsterdam è in chiara controtendenza con le posizioni espresse negli ultimi anni, che prevalentemente sottolineavano i successi ottenuti, in particolare in termini di riduzione dei decessi e delle nuove infezioni in parallelo con l’incremento della diffusione delle terapie efficaci.
Difendiamo tutti i bambini, sì ai vaccini per andare a scuola.
Al link indicato sotto tutti i nostri iscritti possono aderire alla petizione di Stefano Tafi su change.org per persuadere i parlamentari della Repubblica Italiana che le nuove norme sulle vaccinazioni in via di approvazione sono pericolose per la salute dei nostri figli.
