Il Fascicolo sanitario stenta, frattura digitale tra Regioni

(da Ansa.it)   Non decolla il Fascicolo sanitario elettronico. Anzi, quello che sarebbe dovuto essere uno degli strumenti chiave della trasformazione digitale della sanità rischia di trasformarsi nel volano di nuove forme di diseguaglianza: la sua implementazione procede infatti a velocità differenti nelle diverse aree del Paese creando una vera “frattura digitale”, con soltanto quattro tipologie di documenti sanitari disponibili in tutte le Regioni e appena il 42% dei cittadini che ha espresso il consenso alla consultazione dei propri dati. È quanto emerge da un’analisi della Fondazione Gimbe presentata in occasione del 9° Forum Mediterraneo in Sanità tenutosi a Bari.

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Sempre meno capacità di concentrazione, adesso è di 8 secondi

(da AGI)   La capacità media di concentrazione si attesta intorno a circa otto secondi, sufficienti a leggere pochissime frasi. Lo evidenzia il sondaggio nazionale del Wexner Medical Center e del College of Medicine dell”Ohio State University. Il gruppo di ricerca, guidato da Evita Singh, ha coinvolto mille adulti americani, che sono stati valutati per le loro capacità di concentrazione. Stando a quanto emerge dall”indagine, i fattori maggiormente collegati all”abilità di concentrazione sono stress e ansia (43 per cento), mancanza di sonno (39 per cento) e uso di dispositivi digitali (35 per cento). Altre variabili influenti comprendono la noia (31 per cento), il portare avanti diversi attività (23 per cento), mancanza di attività fisica e idratazione scadente, rispettivamente 21 e 20 per cento. “L”abitudine a rimuginare ripetutamente – afferma Singh – può influenzare la capacità di concentrazione, che può avere conseguenze a lungo termine. Avere tante cose a cui pensare può essere fonte di ansia e stress, peggiorare la qualità della vita e, nei casi più estremi, favorire la depressione”. Per contribuire a migliorare la capacità di tensione e di concentrarsi più a lungo, il gruppo di ricerca propone la stretegia del ‘Take Five’, che incita a fare pause frequenti, impegnarsi nel compito da svolgere, ridurre le distrazioni, eliminare il multitasking e prendersi cinque minuti per recuperare la concentrazione. “Se la mancanza di concentrazione influisce negativamente sulla vita quotidiana – conclude Singh – consigliamo di recarsi da uno specialista della salute mentale. Ci sono molte cause diverse che possono causare queste problematiche, ma essere in grado di riconoscerlo e capire che non è fondamentale restare sempre attivi al 100% è fondamentale”.

Se medico Ssn chiede denaro per certificato gratuito, scatta il reato di istigazione alla corruzione

Se medico Ssn chiede denaro per certificato gratuito, scatta il reato di istigazione alla corruzione

(da Quotidiano Sanità – Pasquale Giuseppe Macrì)   La sentenza della Cassazione conferma l’orientamento giurisprudenziale volto a contrastare ogni forma di mercificazione dell’attività medico-certificativa, soprattutto quando posta in essere da soggetti inseriti nel sistema pubblico. L’elemento centrale per la configurabilità del reato risiede nella potenzialità lesiva dell’offerta indebita, indipendentemente dall’effettiva percezione di un’utilità economica o dalla reazione del paziente. Leggi L’articolo completo al LINK

Spiaggia insidiosa, un decalogo per prevenire le infezioni della pelle

(da DottNet)    Dalla sabbia alle docce pubbliche, dalle sdraio ai massaggi in spiaggia, l’estate può diventare una trappola per la pelle: tra micosi, dermatiti e batteri, le infezioni cutanee sono in agguato. Ma con pochi gesti mirati si può godere del mare senza rischi. “L’esposizione prolungata a sabbia, mare e superfici contaminate può favorire la comparsa di dermatiti, micosi, follicoliti e infezioni batteriche come l’impetigine – spiega la specialista Laura Colonna, responsabile della Uoc Cedri (Centro di Dermatologia Rigenerativa e Immunologica) dell’Idi Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma -. Comune nei bambini, penetra da piccole ferite e provoca vescicole purulente”.  Anche i trattamenti estetici “improvvisati” in spiaggia possono causare problemi: “massaggi effettuati da personale non qualificato, in condizioni igieniche scarse, con oli o creme di dubbia provenienza, possono causare follicoliti e infiammazioni importanti.

” Le micosi sono tra le problematiche più riscontrate dagli esperti: “si sviluppano facilmente in ambienti caldi e umidi, come quelli tipici della spiaggia, e si manifestano con chiazze arrossate o brunastre, spesso accompagnate da prurito e desquamazione, localizzate in genere su piedi, inguine e dorso”.

Tra gli aspetti spesso sottovalutati, anche quello di camminare scalzi sulla sabbia o sugli scogli. “È un gesto comune, ma può aumentare il rischio di microtraumi e tagli che rappresentano la porta d’ingresso ideale per batteri come lo Staphylococcus aureus, presente sia nell’ambiente marino che sulla pelle di molte persone. Se questo batterio entra in una ferita aperta – continua – può provocare infezioni cutanee anche gravi, e in alcuni casi arrivare a colpire le ossa o causare sintomi sistemici come febbre, dolori articolari, o addirittura sindrome da shock tossico”.

Per prevenire le infezioni cutanee più comuni in spiaggia, bastano pochi gesti quotidiani. È importante indossare sempre le ciabatte, soprattutto nei bagni e nelle docce pubbliche, dove il rischio di contagio è più alto. Dopo il bagno, il costume bagnato va cambiato il prima possibile per evitare che l’umidità favorisca la proliferazione di funghi e batteri. Lettini, sdraio e qualsiasi superficie comune devono poi essere sempre coperti con un telo personale e pulito. Anche le mani vanno lavate o igienizzate spesso, in particolare prima di mangiare o toccarsi il viso. In caso di piccole ferite o abrasioni, è inoltre fondamentale proteggerle con cerotti impermeabili ed evitare di fare il bagno se le lesioni sono aperte. Infine, “raccomando a tutti di non ignorare i segnali della pelle. Se compaiono prurito persistente, arrossamenti, bruciore o lesioni che non migliorano nel giro di pochi giorni, è importante rivolgersi a uno specialista. La diagnosi precoce ci permette di intervenire in modo rapido, evitando il peggioramento del quadro clinico e la trasmissione ad altri”, conclude.

Tutela rafforzata per i lavoratori con patologie gravi. Il Senato approva in via definitiva la norma per congedi, permessi e lavoro agile

Il testo introduce nuove tutele per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche, anche rare. Tra le principali novità: il diritto a un congedo non retribuito fino a 24 mesi con conservazione del posto di lavoro; la possibilità, dal 2026, di usufruire di 10 ore annue di permesso retribuito per cure e accertamenti medici; la priorità nell’accesso al lavoro agile; la sospensione dell’attività per i lavoratori autonomi; l’istituzione di premi di laurea intitolati a pazienti oncologici; e fondi per l’adeguamento tecnologico dell’Inps.  Leggi L’articolo completo al LINK

https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=130799&fr=n

Francia: vietato fumare sulle spiagge e nei parchi

(da AGI/AFP)  Dal 1 Luglio è vietato in Francia fumare sulle spiagge, nei parchi, nei giardini pubblici e sotto le pensiline degli autobus.   Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, vieterà anche il fumo all’esterno di biblioteche, piscine e scuole, e mira a proteggere i bambini dal fumo passivo, ma non menziona le sigarette elettroniche e le terrazze dei bar sono escluse dal divieto. I trasgressori incorreranno in una multa di 135 euro.
“Il tabacco deve scomparire dai luoghi frequentati dai bambini”, aveva dichiarato a maggio il ministro della Salute e della Famiglia Catherine Vautrin, sottolineando “il diritto dei bambini a respirare aria pura”.
Si stima che circa 75.000 persone muoiano ogni anno in Francia per malattie legate al tabacco. Secondo un recente sondaggio d’opinione, sei francesi su 10 (il 62%) sono favorevoli al divieto di fumo nei luoghi pubblici

Accertamento disabilità, dal 12 luglio nuova versione del servizio per l’invio del certificato medico introduttivo

(da DottNet)   Con il messaggio n. 2216 del 10 luglio 2025, l’INPS ha comunicato la disponibilità, a partire dal 12 luglio 2025, di una nuova versione del servizio per l’invio dei certificati medici introduttivi, funzionale alla richiesta di accertamento della disabilità in presenza di alcune specifiche patologie.   Si tratta di:

– disturbi dello spettro autistico;

– diabete di tipo 2;

– sclerosi multipla.

Ambito di applicazione della nuova procedura

La nuova procedura si applica nei seguenti casi:

– ai nuovi certificati medici introduttivi che riportano almeno una delle patologie incluse nella sperimentazione;

– ai certificati medici introduttivi in stato “bozza”, se lavorati a partire dal 12 luglio 2025;

– ai certificati medici integrativi inviati in base alle disposizioni contenute nel messaggio INPS n. 1980 del 23 giugno 2025.

Esclusioni dalla nuova procedura

L’INPS precisa che la nuova versione non si applica ai certificati medici introduttivi che, alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale 10 aprile 2025, n. 94, risultavano già in stato “presentato” e per i quali è stata fissata la data di visita.

le principali novità della nuova versione:

in fase di compilazione del certificato medico introduttivo, alla selezione di un codice ICD9-CM corrispondente a una o più delle patologie suddette, è necessario allegare la documentazione specifica che attesti la patologia in questione, in conformità a quanto stabilito dal D.I. in oggetto.

Al fine di guidare l’utente nell’allegazione della documentazione necessaria è in corso di realizzazione una specifica utility, in attesa del rilascio della quale in procedura è disponibile l’elenco della documentazione obbligatoria e facoltativa da allegare al certificato medico introduttivo  (vedi file di testo allegato)

inoltre, la procedura consente di selezionare l’opzione per richiedere la valutazione senza necessità della visita diretta (c.d. accertamento agli atti) e contestualmente attiva l’obbligatorietà di compilazione del questionario Whodas 2.0.

(link al Messaggio INPS numero 2216 del 10-07-2025)   https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2025.07.messaggio-numero-2216-del-10-07-2025_14981.html

INPS 12

Il packaging del cibo lo contamina con microplastiche

(da AGI)  L”uso di imballaggi alimentari in plastica, così come di altri prodotti in plastica che vengono a contatto con gli alimenti (FCA) come i taglieri in plastica, può portare a una contaminazione dei nostri prodotti alimentati con micro e nanoplastiche (MNP). È quanto emerge da uno studio guidato dal ‘Food Packaging Forum’ e pubblicato su ‘npj Science of Food’. Gli autori hanno valutato sistematicamente 103 studi pubblicati in precedenza che analizzavano la presenza di particelle di plastica inferiori a 10 mm in alimenti che erano stati a contatto con un FCA realizzato in parte o interamente in plastica. “Questa è la prima mappa sistematica di evidenze scientifiche a indagare il ruolo dell”uso normale e previsto degli articoli a contatto con gli alimenti nella contaminazione degli alimenti con MNP”, spiega la Dott.ssa Lisa Zimmermann, autrice principale del nuovo studio e responsabile della comunicazione scientifica presso il Food Packaging Forum . “Gli articoli a contatto con gli alimenti sono una fonte rilevante di MNP negli alimenti; tuttavia, il loro contributo all”esposizione umana a MNP è sottovalutato”. I dati raccolti sono liberamente accessibili tramite la dashboard FCMiNo. Questo strumento consente agli utenti di filtrare i dati inclusi in base al tipo di FCA, al principale materiale a contatto con gli alimenti, al mezzo analizzato e all”eventuale presenza di MNP e, in caso affermativo, alla loro dimensione e al tipo di polimero. “Questa mappa sistematica delle prove aiuta a colmare le lacune nella conoscenza sulla fonte di MNP negli alimenti”, afferma la Dott.ssa Jane Muncke, coautrice dello studio e Amministratore Delegato e Direttore Scientifico del Food Packaging Forum . “Tuttavia, dimostra anche che sono necessarie ulteriori ricerche per caratterizzare meglio la migrazione di MNP correlata ai materiali e agli usi degli FCA. È importante sottolineare che l”implementazione di un quadro armonizzato di test e reporting è fondamentale per garantire dati affidabili e comparabili, che possano orientare le future decisioni politiche”. Secondo i ricercatori, l”emanazione di normative che impongono test di migrazione di MNP per gli FCA può contribuire a proteggere meglio i consumatori dai potenziali impatti sulla salute umana degli MNP. I consumatori possono anche prevenire l”esposizione scegliendo imballaggi e utensili da cucina privi di plastica.

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