Dal PET al paracetamolo: batteri trasformano la plastica in farmaco
(da Doctor33) Un comune antidolorifico da banco, il paracetamolo, potrebbe essere prodotto da dei rifiuti in plastica. Lo rivela uno studio pubblicato su Nature Chemistry, secondo cui alcuni batteri sono in grado di trasformare il PET – plastica ampiamente usata per bottiglie e imballaggi – nel principio attivo acetaminofene. Normalmente derivato da combustibili fossili, il paracetamolo è stato ottenuto dai ricercatori mediante un processo di fermentazione simile a quello della birra. Il procedimento si è svolto a temperatura ambiente ed in meno di 24 ore. Il metodo, sviluppato con il supporto di AstraZeneca, consente la trasformazione del polietilene tereftalato, una molecola presente nel PET, in paracetamolo, ad emissioni di carbonio quasi pari a zero. Ogni anno si generano oltre 350 milioni di tonnellate di rifiuti PET. Lo studio, coordinato da Stephen Wallace dell’Università di Edimburgo, dimostra che queste plastiche possono essere impiegate non solo per creare nuovi materiali, ma anche per ricavare composti utili in ambito sanitario. Sebbene la tecnica non sia ancora pronta per l’utilizzo su scala industriale, i risultati sono interessanti ed aprono a nuove prospettive per il riutilizzo della plastica in modo sostenibile e a beneficio della salute.
L’aumento di peso favorisce l’invecchiamento cerebrale
Ogni passo conta, ma ne servono davvero 10.000?
(da Univadis) Buone notizie per i piedi: contrariamente a una convinzione comune, le persone possono ottenere gli stessi benefici per la salute camminando 7000 passi al giorno invece di 10.000 passi, secondo una revisione con metanalisi pubblicata su The Lancet Public Health. "Per tutti i gli obiettuvi dello studio, i benefici per la salute hanno continuato ad accumularsi fino a circa 7000 passi", ha dichiarato Katherine Owen, biostatistica presso l'Università di Sydney, in Australia, che ha guidato la revisione. "Dopo i 7000 passi, i benefici si sono esauriti o sono stati molto limitati". Owen e i suoi colleghi hanno esaminato 57 studi e condotto una metanalisi su 31 di essi, esaminando la relazione tra salute e attività fisica basata sui passi giornalieri.
Covid: “I vaccini hanno evitato oltre 2,5 milioni di morti nel mondo”
(da Sanitainformazione.it) Oltre due milioni e mezzo di vite salvate e quasi 15 milioni di anni guadagnati. È questo l’impatto globale della vaccinazione contro il Covid-19 tra il 2020 e il 2024, secondo una nuova analisi pubblicata su 'JAMA Health Forum' e firmata da un gruppo di ricercatori italiani e americani, guidati da Stefania Boccia, docente di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, con il contributo di Angelo Maria Pezzullo e Antonio Cristiano, in collaborazione con il team di John P.A. Ioannidis della Stanford University. “Si tratta dello studio più completo mai realizzato finora sull’efficacia globale della vaccinazione anti-Covid”, assicurano gli autori.
La metà dei decessi per tumore è dovuta a cause evitabili
Inchiesta tra i colleghi cha hanno completato o stanno frequentando il Corso di Formazione Regionale per la Medicina Generale
vi saremmo molto grati se poteste far girare il seguente link fra i medici iscritti a codesto Ordine:
Come specificato nel cappello introduttivo, l' indagine è rivolta ai medici che
· hanno già completato il corso di formazione specifica in medicina generale; o
· stanno ancora frequentando il corso di formazione specifica in medicina generale;
Indipendentemente dal fatto che ora lavorino o meno come medici di assistenza primaria (medico di medicina generale, medio di continuità assistenziale, altro)
Si tratta di un' indagine conoscitiva anonima, promossa dall' ateneo di Trieste ed approvata dal rispettivo comitato etico universitario nella seduta del 17 Dicembre 2024 (Verbale N.11).
Confidando in un positivo riscontro porgo cordiali saluti
Prof. Luca Cegolon, MD, MSc, PhD
Elezione del mio domicilio a Gaza
Al Presidenti OOMM
Gentilissimi, in accordo con i membri del direttivo ISDE Italia, vi chiederei, se lo ritenete opportuno, di invitare i vostri iscritti (o ai membri del consiglio direttivo) ad aderire a questa iniziativa che stiamo promuovendo su più fronti di eleggere simbolicamente il proprio domicilio a Gaza:-
non comporta vincoli giuridici o burocratici, ma è un atto simbolico e politico potente;
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è concepita come una forma di mobilitazione nonviolenta, che unisce l’immaginazione alla responsabilità morale;
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può crescere nella forma di una rete internazionale di coscienze domiciliate idealmente a Gaza, per contrastare l’indifferenza e la disumanizzazione.
domiciliatiagaza@primaloro.com
comunicando l'adesione.
Testo consigliato per l’email:
Io, NOME e COGNOME, dichiaro di eleggere il mio domicilio elettivo a Gaza, unendomi all’appello promosso da Raniero La Valle, Tomaso Montanari, mons. Giovanni Ricchiuti, p. Franco Moscone, Elena Basile, Ginevra Bompiani e gli altri primi firmatari.
Scelgo di farlo simbolicamente presso l’ospedale Nasser di Khan Younis, come segno di impegno per la ricostruzione di Gaza, per la difesa della dignità del popolo palestinese e per la riaffermazione dei valori universali di giustizia, pace e umanità.
Con questa elezione simbolica, desidero contribuire alla crescita di una rete di coscienze attive, affinché Gaza viva, e con essa la nostra comune umanità.
NOME e COGNOME
CITTA'
Grazie per l'attenzione, Roberto Romizi